Gioielli di carta a Como
Nello scrigno della biblioteca

Oggi a Chiasso un incontro sui documenti preziosi custoditi sul Lario, comprese delle miniature cinesi - Giovedì la presentazione a Como del restauro di un volume del 1694

Sara Cerrato
Pensate alla biblioteca come ad un luogo chiuso e nascosto ai più, in cui il bibliotecario, come un gran sacerdote, custodisce gelosamente segreti e antichi testi?
Niente di più sbagliato. Ce lo dimostra Chiara Milani (nella foto tonda ndr), studiosa e direttrice della Biblioteca Comunale di Como, che oggi alle 20.30, nel foyer del Cinema Teatro di Chiasso, terrà una conferenza aperta al pubblico, dal titolo: Storia e mirabilia della biblioteca comunale di Como. Il Circolo Cultura Insieme ha chiesto alla relatrice un excursus sulla storia della più antica istituzione culturale pubblica comasca, con un patrimonio di oltre 400mila volumi a stampa, di cui più 250mila, antichi e rari, senza contare il migliaio di preziosi manoscritti e la mole di fogli d'archivio (su tutti l'Archivio Raimondi Mantica Odescalchi, in 519 faldoni ). «È un patrimonio vivo e pulsante - spiega la direttrice Chiara Milani - che costituisce la cartina di tornasole della evoluzione culturale della città di Como». Per chi non potesse partecipare alla serata di Chiasso, la biblioteca ha in serbo un altro appuntamento. Giovedì, alle 18, sarà presentata un'importante opera del XVII secolo, rientrata dal Laboratorio di restauro del libro antico del Monastero delle Benedettine di Viboldone. È il volume Templum Vaticanum et ipsius origo / Il Tempio Vaticano e la sua origine, pubblicato nel 1694, opera dell'architetto ticinese Carlo Fontana, collaboratore di Bernini. L'autore stesso donò il volume alla città di Como, per la quale aveva steso nel 1688 alcuni progetti per la realizzazione della cupola del Duomo.

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