Oltre sessanta incontri
per condividere la musica

Presentato il programma dell'Università popolare portata a Como da Michel Onfray

I filosofi, si sa, son sognatori, amano le utopie, la perfezione empirica di un sistema che, raramente, anzi mai, può applicarsi nel mondo reale. È sempre così? Non si direbbe, almeno ascoltando la presentazione ufficiale dell'Università popolare di musica, un'accademia gratuita, dove gli insegnanti non sono retribuiti ma si prestano per il puro piacere di condividere il sapere e la cultura mettendosi a disposizione di chiunque, senza distinzioni di età ma anche - entrando in una materia così sfaccettata - la consuetudine con la notazione o con uno strumento. La “Updim” presenterà al pubblico i suoi corsi, seminari e laboratori lunedì 6 dicembre alle 18 nell'auditorium della biblioteca comunale, una delle sedi di questa bella realtà che nasce dall'esperienza dell'Université populaire de Caen istituita dal filosofo Michel Onfray che ieri ha accompagnato il maestro Bruno Dal Bon in questo primo contatto con la città, presenti gli assessori Anna Veronelli e Sergio Gaddi, il presidente del Teatro Sociale Aslico Barbara Minghetti e rappresentanze delle istituzioni partner di questa iniziativa.
Le altre sedi saranno il Teatro Sociale, il Conservatorio Verdi, Villa Gallia, la sala della Circoscrizione 6 in via Grandi e l'istituto comprensivo Borgovico - Foscolo. Da dicembre a maggio saranno più di sessanta gli incontri, dalle 18 alle 20, incentrati sui temi più disparati, tutti egualmente affascinanti. Lisa Navach terrà il corso “Tra filologia e prassi esecutiva”, ovvero, dallo spartito al suono; Riccardo Pecci quello di drammaturgia musicale “Il Giappone all'opera: riflessioni sull'orientalismo in musica tra Saint - Saëns e Puccini”; Francesco Rocco Rossi per “Storia della musica antica”; Donatella Mellini per “Iconografia musicale”, ovvero la storia della musica in rapporto alle arti figurative; lo stesso Dal Bon per teoria musicale “La musica nell'antichità”. Due i seminari previsti per ora: uno di Onfray sulla “Filosofia della musica”, l'altro di Roberto Bonati “Introduzione alla musica africana”. Quattro i laboratori: Federica Falasconi illustrerà “I colori del pianoforte”, Carlo Tenan proporrà “La scultura sonora. Progettazione comune per un brano elettroacustico”, Alfonso Caiani “Il coro: storia, teoria e pratica. Dilettanti per professione: la musica per coro di Benjamin Britten”, infine Dal Bon con “La direzione d'orchestra”. Non può esserci commento migliore di quello proposto da Onfray: “Gratuità totale, nessuna iscrizione, nessun controllo delle conoscenze, nessun titolo, nessun diploma: solo il desiderio di produrre nell'altro lo stesso sapere e lo stesso amore”. Già attivo e ricco di informazioni e approfondimenti il sito www.updim.org.

Alessio Brunialti

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