Cabiate, stop ai fondi statali
Sacrificata Villa Padulli

Dallo Stato non arriva un milione di euro, a causa del mancato rispetto del Comune di Cabiate del patto di stabilità: probabilmente non si faranno i lavori nella storica villa. Secondo il sindaco Maurizio Brenna, bisogna valutare quali siano le priorità di intervento

CABIATE Un milione di euro in meno da poter spendere in investimenti l'anno prossimo e così l'amministrazione comunale si trova costretta a rinunciare a gran parte del piano delle opere pubbliche. Compreso, anche se manca ancora l'ufficialità, l'intervento di recupero e consolidamento di Villa Padulli, appaltato alcuni mesi fa per un importo pari proprio a un milione di euro.
Anche Cabiate entra a far parte del lungo elenco delle “vittime” mietute dalle sanzioni previste dal ministero delle Finanze per il mancato rispetto del Patto di stabilità, in particolar modo per quegli enti locali che hanno sforato il tetto della spesa consentita: «Con un'aggravante, però, e cioè che le regole sono state cambiate in corso d'opera e non all'inizio», commenta il sindaco Maurizio Brenna. Il riferimento è al fatto che il 16 luglio scorso, «il ministro Tremonti ha deciso che se prima la penale da applicare rispetto allo sforamento di quello che non avremmo potuto spendere sarebbe stata pari al 5%, e quindi lo Stato avrebbe potuto toglierci al massimo 50 mila euro, adesso si è passati in un colpo solo al 100%. E quindi a fronte di un milione di euro uscito dalle casse pubbliche per i pagamenti, di contro non avremo più la stessa cifra in entrata che rappresenta il 25% delle risorse del nostro bilancio: per Cabiate significa non poter più effettuare alcun investimento se non le manutenzioni ordinarie di importi contenuti che potremo finanziare attraverso, per esempio, gli oneri di urbanizzazione».
Ecco che a farne le spese, quindi, potrebbe essere proprio l'investimento che si rimanda ormai da 20 anni, da quando l'amministrazione comunale acquistò la storica villa e il parco annesso. «E'una questione di priorità – spiega il primo cittadino – per questo ci stiamo ancora ragionando per capire se considerare Villa Padulli un intervento improrogabile, piuttosto che dare la precedenza ad altre cose come l'asfaltatura delle strade piuttosto che la garanzia dell'erogazione dei servizi basilari».

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