Cantù: 200 mila pasti delle mense
acqua potabile, via la minerale

Stabilito all'unanimità con l'approvazione del Piano per il diritto allo studio - Interventi per 221 mila euro, dei quali 160 mila per l'area educativa e 62.400 per quella assistenziale - Screening sulla sicurezza delle scuole cittadine

CANTU' Dopo la mensa a chilometro zero, presto sarà la volta dell'acqua a chilometro zero: spillata dalla rete comunale e servita durante i pasti degli studenti. Con bel taglio ai costi e alla plastica in circolazione. E poi un vero e proprio censimento degli edifici scolastici canturini, per valutarne lo stato e la necessità di interventi, in modo da pianificare quelli necessari in maniera organica. Due novità emerse dell'ambito dell'analisi e dell'approvazione, da parte della commissione consiliare competente, del piano del diritto allo studio 2010-2011. Le più corpose, probabilmente, il che, per una volta, non è un fatto negativo, perché, come chiarisce il sindaco - con delega all'istruzione - Tiziana Sala «abbiamo voluto garantire una sostanziale continuità con l'anno scorso, anche per permettere ai tanti progetti educativi intrapresi in maniera sperimentale di consolidarsi e dare i propri frutti». Continuità anche dal punto di vista economico, visto che di fatto si sono mantenuti stanziamenti sostanzialmente in linea con il piano precedente. Piano da 221 mila euro, 160 mila dei quali per l'area educativa, 62.400 per quella assistenziale, «ma è importante sottolineare – prosegue il primo cittadino – che il valore economico non è tutto, e non sempre e necessariamente corrisponde al valore della programmazione didattica». In totale, però, il valore degli interventi messi in atto dall'amministrazione per il settore scolastico è pari a 2 milioni e 176 mila euro, con la refezione a rappresentare la voce più corposa, 1 milione di euro e quasi 200 mila pasti serviti l'anno passato agli studenti canturini. E proprio in quest'ambito è prevista una svolta, visto che, conferma il sindaco Sala, si vuole arrivare a sostituire l'acqua in bottiglia sulle tavole delle mense cittadine con l'acqua di rete. La stessa che nelle ultime settimane, da che è stata inaugurata la casetta al parcheggio affacciato su via Manzoni, porta i canturini a mettersi in fila per spillarla. Tanto che in futuro, ammette il primo cittadino, «sarebbe bello pensare di averne una anche dall'altra parte della città, per esempio a Vighizzolo». Un'idea che fa il paio con la mensa a chilometro zero, che da un paio d'anni porta in tavola nelle scuole alcuni prodotti rigorosamente del territorio. Proseguiranno, come detto, negli istituti comprensivi, i progetti per la valorizzazione della lettura, della musica, del dialogo tra culture diverse. Fino alle nozioni di primo soccorso - alle medie Anzani - all'educazione alimentare e poi la promozione della legalità, con «Le istituzioni incontrano le scuole». E ancora la 26ª edizione di Sipario incantato, rassegna provinciale di teatro ragazzi, il progetto con il più pingue finanziamento, 25 mila euro. Piano accolto all'unanimità, e che ha visto recepire anche la proposta avanzata da Francesco Pavesi, consigliere di Lavori in Corso – e insegnante – che ha chiesto di effettuare uno screening delle scuole canturine, edifici in alcuni casi piuttosto datati, per accertarne lo stato, la sicurezza, e pianificare quindi gli interventi necessari. «Un'idea – prosegue Tiziana Sala – accolta positivamente, e che potrà servire a garantire maggior tranquillità alle famiglie». Tra le intenzioni in fase di valutazione, anche una differenziazione per le tariffe di iscrizione agli asili nido, con agevolazioni per le famiglie più numerose. Non manca l'attenzione anche per le scuole superiori, benché non di pertinenza comunale, con un occhio di riguardo all'istruzione professionale: «Questo tipo di formazione - l'allarme del sindaco - troppo a lungo è stata considerata di serie B, perdendo attrattiva e portando tanto alla dispersione scolastica quanto a quella sociale e a creare problemi alle nostre aziende nel trovare personale qualificato. E' arrivato il momento di affrontare questa tematica con progetti specifici, prima che sia definitivamente troppo tardi».

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