Il giorno di Lanzanova
Attesa la prima mossa

Alle 17, nello studio del notaio Leoni a Erba, si siederanno Abele Lanzanova, Fabrizio Cordini, Antonio Di Bari e Amilcare Rivetti per il primo, concreto passo di passaggio di quote del Como

E' il giorno. O almeno dovrebbe esserlo. Con tutto quello che abbiamo visto sin qui, il condizionale è d'obbligo. Comunque: oggi alle 17, nello studio del notaio Leoni a Erba, si siederanno Abele Lanzanova, Fabrizio Cordini, Antonio Di Bari e Amilcare Rivetti per il primo, concreto passo di passaggio di quote tra i due proprietari uscenti (Di Bari-Rivetti) e il gruppo entrante (quello dell'imprenditore bresciano Lanzanova). La prima mossa tecnica, sarà l'acquisizione del 14% della società, tramite la cessione del 7% ciascuno di Di Bari e Rivetti. Il tutto per un esborso di circa 400.000 euro. A quel punto il Como sarebbe così suddiviso: 41,5% Di Bari, 41,5% Rivetti, 14% il nuovo gruppo, 2% Binda e 1% Corti. Una manovra risibile, dunque, vista la quota di minoranza in ballo. Ma solo in teoria, come chi segue le vicende del Como sa bene. In realtà non è così. Questa sarebbe la prima mossa di un'operazione che entro fine gennaio dovrebbe portare il nuovo gruppo ad avere il 97% del Como. Non solo: già da questa sera Lanzanova potrebbe sostanzialmente essere il nuovo presidente, e l'asse con Di Bari potrebbe portarlo ad avere in sostanza una maggioranza, cosa che lascerebbe ai margini Rivetti pur con il suo 41,5% in mano.

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