Grandi nomi contro il Parkinson
nel nome di Bruce Springsteen

È arrivato il momento di accendere la "Light of day", iniziativa benefica che ha un padrino d'eccezione nel grande Bruce Springsteen e che, domenica 5 dicembre, riempirà di grande rock acustico lo Spazio Gloria di via Canturina.

È arrivato il momento di accendere la "Light of day", iniziativa benefica che ha un padrino d'eccezione nel grande Bruce Springsteen e che, domenica 5 dicembre, riempirà di grande rock acustico lo Spazio Gloria di via Canturina. Promotore dell'edizione italiana di questa grande festa musicale itinerante per tutto il mondo è il canturino Andrea Parodi che per l'occasione ha chiamato grandi nomi a cominciare da Alejandro Escovedo e Willie Nile.
Il locale aprirà alle 19 (con possibilità di cena) e i concerti inizieranno alle 20 nel foyer con Max Larocca, Daniele Tenca, Antonio Zirilli e Rob Dye.
Sul palco principale, dalle 21, Andrea Parodi e Fulvio AT Renzi, Massimo Priviero, Joe D'Urso, Willie Nile, Alejandro Escovedo. Naturalmente non mancherà un gran finale, tutti assieme sul palco, come accade anche negli Usa. Questa iniziativa che sostiene la ricerca sul morbo di Parkinson è nata undici anni fa nel New Jersey: all'inizio si trattava di un unico concerto allo Stone Poney di Asbury Park, uno dei luoghi dove è nato il mito di Springsteen che, naturalmente, è uno dei principali fautori di questa iniziativa (ha partecipato a quasi tutte le sue edizioni oltre, naturalmente, a permettere che il suo brano "Light of day" venisse utilizzato per questo scopo benefico).
Oggi si tratta di un festival itinerante che attraversa il mondo: ventitré concerti in tredici Paesi tra Stati Uniti, Canada e Europa. L'intero incasso della serata sarà devoluto alla Light of day foundation, e all'Associazione italiana parkinsoniani. Per quanto riguarda la “solidarietà rock” non potrebbe esserci miglior testimonial di Escovedo: rocker che arriva dal punk, poi cantautore che ha firmato una serie di album eccellenti, è stato colpito da una malattia che lo ha visto fronteggiare spese mediche sempre più gravose.
Amici come Steve Earle e Lucinda Williams hanno realizzato un album interpretando sue canzoni per guadagnare i soldi necessari per aiutarlo (è l'imperdibile "Por vida: a tribute to the songs of Alejandro Escovedo"). Cinque anni fa è stato dichiarato fuori pericolo, anche grazie a questo sostanziale intervento.
Willie Nile è uno dei più grandi autori americani che solo una serie di sfortunate coincidenze industriali hanno tenuto lontano dai riflettori: lui ha saputo proseguire una carriera fatta di pochi dischi ma di grandissima qualità. D'Urso è caro a tutti i seguaci di Bruce (lui stesso è un fan) e la sua scrittura riporta agli anni dei "Greetings from Asbury Park".
Ma, come dimostra il cast, il rock d'autore italiano non ha da invidiare a questi talenti: ecco Massimo Priviero, da più di vent'anni irriducibile poeta della chitarra. Il biglietto d'ingresso per la serata è a 15 euro (info: www.arcixanadu.it/musica.html e www.lightofday.org)

Alessio Brunialti

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