Salvarono Marisol
Abbondini ai due angeli

Caos in commissione A parte l'infermiere e la dottoressa del 118 che salvarono Marisol levandola dalla pancia della mamma che aveva avuto un incidente stradale, per gli altri nomi non si trova l'accordo

COMO Il miracolo di Marisol, la bimba fatta nascere ad agosto dopo che la mamma era morta in un incidente stradale, resterà nella storia della città di Como. Sabato 18 dicembre la dottoressa Francesca Gatti, 30 anni e un infermiere laureato e specializzato, Samuele Sgrò, coetaneo, riceveranno infatti l'Abbondino d'oro che, con la collaborazione via radio della centrale operativa, hanno fatto nascere la piccola con il taglio cesareo.
Su questo punto, ormai, non ci sono più dubbi nella commissione consiliare I che ha il compito, con l'aggiunta del sindaco Bruni, di stabilire a chi assegnare la massima onorificenza cittadina. I due angeli di Marisol hanno infatti messo d'accordo e senza discussione alcuna sia maggioranza che minoranza.
Ma, in realtà, l'ufficialità non c'è perché la commissione di ieri (la seconda sul tema Abbondini) si è impantanata sugli altri due nomi. O meglio, sul nome che (prassi vuole) viene indicato dall'opposizione. Ed è stata riaggiornata a venerdì mattina (con ulteriore costo di 39 euro a consigliere).
Andiamo con ordine. La presidente Veronica Airoldi già alla prima seduta era stata chiara nel dire che non avrebbe mai messo in votazione le candidature perché sia che si decidesse per una o per tre benemerenze, avrebbe voluto l'unanimità dei consiglieri. E se ieri la maggioranza è stata sostanzialmente alla finestra, è stata l'opposizione (quattro i rappresentanti: Bruni Magatti di Paco, Marcello Iantorno del Pd, Donato Supino di Rifondazione e Vincenzo Sapere del gruppo misto) a spaccarsi e scatenare il caos. Supino nel primo incontro aveva proposto i lavoratori della Ca' d'Industria, ma proprio nell'ottica di una candidatura condivisa l'aveva poi ritirata appoggiando con Sapere il nome di Luciano Forni, storica figura della Dc comasca. Ieri prima della commissione Iantorno ha convocato in Comune i rappresentanti dell'associazione culturale Arte & Arte (Miniartextil), di cui appoggia la candidatura. Modalità piuttosto insolita, visto che non è stata utilizzata per nessun altro nome della rosa dei papabili, nemmeno in passato. Durante la commissione Iantorno si è imputato su Arte & Arte, scatenando la protesta di Supino non tanto nel merito, ma per il metodo. «Il metodo è sbagliato e non condivisibile - dice Supino - perché non posso accettare forme di pressione come è stata quella portata avanti da Iantorno. Per quanto mi riguarda tutti i nomi presentati sono legittimi e meritevoli, ma non darò mai l'assenso per Arte & Arte semplicemente perché questo modo di agire è sbagliato. A questo punto, se questa è la situazione, è meglio assegnare un solo Abbondino, condiviso da tutti».
Qualche mugugno dalla maggioranza che è rimasta però sostanzialmente in silenzio, anche se a taccuini chiusi i commenti si sprecano. Invita tutti al buon senso la presidente Airoldi: «Bisogna svestirsi dai panni del consigliere comunale che, con le sue pur legittime aspirazioni, rischia di essere di parte. L'avevo detto e lo ripeto: la questione non è dare uno o tre premi, ma lo si deve fare all'unanimità. Si sta parlando di persone tutte di qualità e meritevoli e non ha alcun senso mettere ai voti i nomi dei candidati. Lo sforzo deve essere quello di arrivare a una proposta condivisa». Da quanto si apprende sul nome di Forni c'è il veto del sindaco Bruni scettico sul premiare un politico e, vista la netta frattura nella minoranza, è probabile che, alla fine si assegnerà un unico Abbondino. Agli angeli di Marisol.
Gisella Roncoroni

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