Cessione del Calcio Como
Fallita la pista Lanzanova

L'ultimo tentativo della cordata bresciana non è andato a buon fine. Adesso Di Bari e Rivetti dovranno pianificare il futuro, cercando nuovi sostenitori

«Non se ne parla, sono almeno tre settimane che lo dico: ci hanno preso in giro per mesi, non ci hanno dato un soldo. E quella che ci hanno fatto non è una proposta, è una cosa ridicola. Che metterebbe anche a rischio il futuro del Como. Lo dico per l'ultima volta, non voglio parlarne più: Lanzanova e il suo gruppo voglio rivederli solo in Tribunale». AntonioDi Bari ribadisce la sua volontà, non lasciare più neppure uno spiraglio alla cordata di Lanzanova. Nelle mani del commercialista Puntello, che segue il Calcio Como è arrivata in questi giorni l'ultima offerta. Lanzanova si dice in attesa di una risposta, ma a questo punto Di Bari ha veramente detto basta. «Mi spiace non essermene accorto prima, ma questa non è una trattativa seria.Ma per chi ci hanno preso? Li abbiamo ascoltati, abbiamo dato loro del tempo, non abbiamo visto nulla di nulla. E adesso che vogliono ancora, comandare nel Como senza pagare?».
L'ultima proposta, a quanto pare, è di 600.000 euro per rilevare il Como, senza l'acquisto di Orsenigo, di cui si accollerebbe mutuo e relativa proprietà Rivetti, pagando poi a lui l'affitto. E su questo canone d'affitto ci si rivarrebbe eventualmente per quanto riguarda la "causa Zambrotta". Ma la cifra per l'acquisto non sarebbe versata subito interamente: si dice di 100.000 euro di caparra, per poi saldare il rimanente a Di Bari e Rivetti alla fine di gennaio, e subentrare entro fine campionato nelle fidejussioni bancarie. Il tutto, però, acquisendo da subito presidenza, amministrazione e gestione tecnico-sportiva della società.

© RIPRODUZIONE RISERVATA