Cantù con le "toppe":
25 mila euro di rappezzi

Dopo giornate di autentico calvario per gli automobilisti migliora la situazione delle buche nelle strade - Si tratta però di interventi alla buona per porre rimedio ad asfaltature malfatte, ma non è finita - I consigli del Codacons per chi subisce danni

CANTU' Il risultato non è propriamente un tavolo da biliardo. Anzi, tutt'altro. Ma quantomeno, adesso, circolare per le strade cittadine non dovrebbe più rappresentare un serio rischio per la propria incolumità fisica. Il che, solo all'inizio della settimana, non era per nulla scontato. Gli operai al lavoro hanno messo una pezza alle buche più profonde che tempestavano le strade canturine. Pezza non propriamente di poco prezzo, visto che, facendo quattro conti, nelle voragini oggi riempite alla bell'e meglio sono finiti quintali di bitume e venti/venticinquemila euro almeno. L'emergenza era scattata già alla vigilia di Natale, ma la pioggia battente aveva impedito di intervenire, e un paio di giorni erano bastati a far precipitare la situazione. I danni sugli asfalti canturini, creati dalla micidiale abbinata di sale, ghiaccio e pioggia, ha fatto allargare i crateri di ora in ora, a ogni passaggio d'auto, sollevandoli e producendo vere e proprie trappole letali per i motociclisti e non solo. Per tre giorni le quattro imprese alle quali il Comune ha affidato l'incarico di arginare il problema tappando le buche in questione sono state impegnate sul campo, leggi una quindicina di uomini impegnati a gettare secchiate di asfalto a freddo, o invernale, nelle buche più pericolose segnalate. E non c'era davvero che l'imbarazzo della scelta, da via Mentana a corso Europa da via Milano a via XXIV Maggio. Di certo, non la soluzione più duratura, per utilizzare un eufemismo. E qualcuno ha storto il naso, appuntando che forse, per rendere un po' meno temporanei questi rappezzi, sarebbe stata buona cosa mettere al seguito degli operai anche dei rulli compressori per pressare per bene il bitume. Ma vista la situazione d'urgenza, non si è certo lavorato di fino. Ben consapevoli del fatto che si tratta di una soluzione provvisoria, e che non passerà troppo prima che pioggia, gelo e il traffico quotidiano ripresentino il conto. Ovvero facciano riapparire le buche che hanno attentato a tanti pneumatici e fatto trovare a parecchi automobilisti, sotto l'albero, il regalo della fattura del meccanico. Tanto che anche se in piazza Parini è stata di fatto esaurita la lista delle vie dove andare a tamponare subito le magagne più gravi - ovvero quelle dove, alla vigilia di Natale, erano sbucati i cartelli che avvisavano gli automobilisti del pericolo - c'è la consapevolezze che il capitolo non sia certo chiuso. Il che significa tornare sul posto quando il rammendo non terrà più e andare a far visita anche in strade meno centrali o trafficate, nel caso in cui da parte dei cittadini arrivino segnalazioni in merito a disagi particolarmente gravi. L'unica soluzione praticabile, però, finché non prenderà il via il piano asfaltature, che per questo 2010, tra ristrettezze economiche del Comune e contenziosi giuridici, ha saltato un giro. Meriterebbero ben altro, i canturini, di strade piene di gobbe e protuberanze posticce. Ma per ora, a causa delle temperature rigide, tocca accontentarsi. E non serve particolare lungimiranza per capire che se i 150 mila euro stanziati annualmente per la manutenzione ordinaria erano finiti già da qualche tempo, i 150 stanziati per il 2011, continuando a questi ritmi, tireranno primavera e poco più. Ovvero quando finalmente dovrebbero poter prendere il via le mai come quest'anno agognate asfaltature.

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