Aveva sconfitto una malattia
è morto in un incidente

Bellagio: un uomo sfortunato, Francesco Bifolco, una vita segnata prima dalla prematura scomparsa del padre, poi da un grave male, combattuto e vinto con coraggio. Quando lo stato delle cose sembrava volgere al meglio, ecco il tragico incidente di domenica mattina ad interromperne la vita

BELLAGIO Un uomo sfortunato, Francesco Bifolco, una vita segnata prima dalla prematura scomparsa del padre, poi da una grave malattia, combattuta e vinta con coraggio. Quando lo stato delle cose sembrava volgere al meglio, ecco il tragico incidente di domenica mattina ad interromperne la vita. L'incidente di domenica mattina è ancora sulla bocca di tutti in una Bellagio decisamente assonnata il lunedì mattina, pochi esercizi aperti, il Bar Sport ancora chiuso per lutto. A parlare del nipote è Augusto Bifolco, 75 anni, fratello di Nino padre acquisito di Francesco.
«A Francesco era morto il padre da giovanissimo - racconta lo zio Augusto -. Sua mamma, Vera Vezzoli vedova Cittadini, aveva sposato quindi mio fratello Nino che ha voluto dare il suo cognome ai due figli della donna, ed entrambi lavorano al Bar Sport. Francesco apriva spesso la mattina, si occupava del servizio ai tavoli e preparava i gelati. Lui abitava a Vergonese, mentre il fratello Antonio è di Ponte Lambro».
Dopo una grave malattia, recentemente aveva perso il lavoro: «Si era trovato a combattere contro una malattia pesante, ed era riuscito ad uscirne - continua Augusto Bifolco -. Prima lavorava in una fabbrica, ma con la crisi e i tagli era rimasto a casa. Noi della famiglia gli abbiamo proposto quindi di aiutare al bar».
Uomo riservato, era comunque molto aperto durante il lavoro di barista: «Era casa e lavoro, la mattina presto era spesso lui ad aprire il bar - continua lo zio -. Al bar però era benvoluto da tutti, era una persona gioviale. Non aveva grandi hobby, l'unico forse il computer, spesso a casa restava davanti allo schermo». Domenica mattina Augusto era nel locale: «Avevo dimenticato di ritirare la cassa, quindi sono passato alle 7 e 15 ma non c'era nessuno, mi sono stupito. Ho cercato d'informarmi e mi hanno parlato di un incidente, ma nessuno mi aveva detto che era morto. Io normalmente faccio il turno serale, poi tra pulizie ed altri lavori finisco verso le cinque. Di solito vado a dormire la mattina e mi sveglio attorno all'una di pomeriggio».
I funerali di Francesco “Franco” Bifolco si terranno martedì pomeriggio alle 15 presso la chiesa di San Giovanni.

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