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Giovedì 03 Febbraio 2011
Morta Maria Schneider
Una vita all'"Ultimo tango"
L'attrice non si liberò mai dal ruolo che fece scandalo, di Bertolucci diceva: <E' più un gangster che un regista>
Era la storia dell'incontro, fatta di seduzione, silenzi e passione sfrenata fra un tenebroso e affascinante americano e Jeanne, una ragazza francese in cerca di emozioni forti. Tutto si svolge sullo sfondo di una Parigi livida, testimone silenziosa e dolente della loro torrida relazione. Su tutte citatissima la “la scena del burro”. Ma la lavorazione fu disastrosa e il rapporto tra la protagonista e i colleghi lasciò il segno. «Quando lessi la sceneggiatura - dichiarò a proposito la Schneider - non vidi niente che mi preoccupava. Avevo solo 20 anni. Non volevo essere una star, ancor meno essere un'attrice scandalosa, volevo semplicemente far parte del cinema. Più tardi ho capito di essere stata completamente manipolata da Bertolucci e Brando». Secondo il documentario Il était une fois... Le dernier tango à Paris (2004), l'attrice non ha parlato a Bertolucci dalle riprese di Novecento (1976). Quando anni dopo si incontrarono in un festival, disse «Non conosco quell'uomo».
In un'altra occasione rincarò la dose: «Bertolucci è più gangster che un regista di film. È uno dei miei nemici». E lui, proprio ieri ha affermato: «La sua morte è arrivata troppo presto, prima che io potessi riabbracciarla teneramente, dirle che mi sentivo legato a lei come il primo giorno, e almeno per una volta, chiederle scusa».
Nicola Falcinella
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