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Domenica 20 Febbraio 2011
T-red ad Arosio, tornano le multe
Sono quelle da pagare del 2007
La Cassazione ha sbloccato le sanzioni di 4 anni fa: si tratta di 300 verbali, metà dei quali elevati tramite l'utilizzo del "semaforo intelligente" di via Santa Maria Maddalena. Nelle casse del Comune, così, dovrebbero rientrare circa 268 mila euro
La decisione è stata presa in seguito agli sviluppi dell'inchiesta che ha coinvolto diversi comuni italiani, tra cui anche Arosio: nel febbraio del 2009, infatti, si era visto sequestrare il “semaforo intelligente” su ordine della Procura di Verona che stava indagando sulla regolarità dell'omologazione dell'impianto, poi risultata valida, tanto da produrre il dissequestro dell'apparecchiatura nell'agosto scorso. Il T-Red, però, ad Arosio non è mai più stato ricollocato anche perché dopo l'intervento dei Carabinieri sul semaforo, l'amministrazione comunale ha proceduto con la rescissione del contratto di noleggio dell'apparecchiatura con la società produttrice Citiesse di Rovellasca e da allora nulla è cambiato.
È di questi giorni, poi, la notizia che la Corte di Cassazione ha ritenuto conforme alla normativa una scheda relè che aveva fatto scattare un'accusa di frode per il fatto che il titolare della società produttrice non l'avesse sottoposta a controllo ministeriale, ma i giudici hanno ritenuto che rappresentava soltanto un elemento accessorio del T-red e quindi non c'era bisogno dell'approvazione del ministero. Il comune di Arosio, che per tre anni ha temporeggiato nel chiedere le sanzioni, ora chiede il conto: «Abbiamo aspettato lo sviluppo delle indagini – conferma il comandante della polizia locale Matteo Martegani – e adesso che è stato appurato che per quanto ci riguarda non abbiamo commesso nessuna irregolarità, abbiamo deciso di chiedere quanto dovuto. L'Equitalia dovrà riscuotere poco meno di 268 mila euro che si riferiscono a circa 300 multe, per la metà proprio riconducibili ai T-Red». Chi sperava di farla franca, quindi, si metta il cuore in pace.
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