Cucciago, una sola comunità
"Ma la prepositura resta"

La conferma di monsignor Armando Cattaneo, vicario episcopale, che parla della probabile unione di Cucciago e Senna alla comunità di San Vincenzo: «Perché non serve sopprimere una prepositura: semplicemente, se ne possono contare due anche all'interno della stessa comunità pastorale»

CUCCIAGO Non ci sarà bisogno di una nuova bolla papale dell'attuale pontefice, Benedetto XVI. «Perché non serve sopprimere una prepositura: semplicemente, se ne possono contare due anche all'interno della stessa comunità pastorale». E' monsignor Armando Cattaneo, vicario episcopale di zona, a tranquillizzare i fedeli di Cucciago. Sembra quasi certa, anche se probabilmente lontana, l'entrata delle parrocchie di Cucciago e Senna nella comunità San Vincenzo – i campanili di Cantù centro: San Paolo, San Michele, San Teodoro e San Carlo – dove, a partire dall'autunno, ci sarà la prima adesione da parte della parrocchia di San Leonardo, a Intimiano. L'ingresso di Cucciago, come rilevava ieri la storica Rosanna Moscatelli, poteva anche significare per la locale parrocchia la perdita di due titoli storici. La chiesa intitolata ai Santi Gervaso e Protaso, infatti, come la canturina San Paolo, può vantare una prepositura – e quindi un prevosto – grazie alle lettere apostoliche promulgate da papa Gregorio XIII (1582) e Benedetto XIV (1743). Uno status annullabile soltanto da un altro vescovo di Roma. Ma, come dice il vicario, non servirà arrivare a tanto. Perché una prepositura non esclude l'altra.
Sull'entrata di Senna e Cucciago nella comunità San Vincenzo, non arrivano smentite da monsignor Cattaneo. «Se ci saranno novità, lo dirò prima ai consigli pastorali», precisa. Ma, per don Validio Fracasso, la direzione sembra proprio quella a cui accennava pochi giorni fa don Pietro Orsi, parroco a Senna. «In una riunione tra sacerdoti – dice don Validio – il vicario episcopale ha detto che nel futuro Cucciago e Senna saranno unite a Cantù. Se anche dovesse cambiare l'arcivescovo della nostra Diocesi di Milano, mi sembra molto difficile che chi subentrerà al posto del cardinale Dionigi Tettamanzi possa prendere un'altra decisione». Così come sembra stabilito anche il futuro di don Fracasso. Il sacerdote, a maggio, compirà 75 anni. Secondo prassi, dovrà rimettere il mandato nelle mani dell'arcivescovo. «Resterò a Cucciago – riferisce don Validio – in una casa vicino al Santuario».

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