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Giovedì 24 Marzo 2011
Vasco: "Vivere o niente,
rispettando se stessi"
La star ha presentato a Milano il suo nuovo album: "Ma il mio massimo l'ho raggiunto con Vita spericolata"
Allora Vasco, che sorpresa, sono spariti gli occhiali e il cappellino, come mai?
Il beretto lo usavo soprattutto per i concerti dal vivo dove avevo necessità di qualcosa che mi trattenesse il sudore, era un cappello da combattente che mi piaceva, ma quello che voglio dire è che siamo quasi alla fine del mondo e sono ancora qua. Sono io il primo a esserne meravigliato. Avete visto che casino, io ne ho viste di tutti i colori e non c'è niente che non va, non c'è niente da cambiare.
Dove sta andando Vasco con quell'auto, nella copertina del disco?
La copertina vuole dare l'idea che l'artista è sempre in fuga dai posti di blocco del conservatorismo, dall'omologazione, dai poteri che lo vogliono zittire, l'artista è in fuga da queste forze che lo vogliono controllare, quindi io sono in fuga da questo nemico che mi sta inseguendo e a un certo punto mi fermo e brucio la macchina, brucio le prove e le tracce, perché altrimenti potrei venire scoperto e inseguito, quindi una fuga per tornare alla clandestinità e tornare a sentirmi libero.
Al suo fianco c'è uno degli autori che lavorano con lei ce lo vuole presentare?
E' Tullio Ferro che rappresenta una parte importante della musica di Vasco Rossi, se fosse scritta solo da me sarebbe un po' monotona, così ho incontrato lui che faceva parte del gruppo bolognese Luti Chroma sorti nella seconda metà dei 70. Lui venne da me e mi diede un paio di brani a cui dovevo aggiungere il testo e dopo aver lavorato con impegno ho scritto Splendida giornata e La noia, una delle più belle canzoni che ho scritto.
Con tutti i successi che ha realizzato sa riconoscere la sua canzone più importante?
Vita spericolata è certamente la canzone della mia vita, quando l'ho scritta ho capito subito che avevo esaurito i miei impegni con la canzone. Molti artisti scrivono canzoni belle per tutta la vita,ma non hanno la fortuna di scrivere la canzone della loro vita, io credo che Vita spericolata rappresenti questo per me.
Come vede il pianeta donna?
Amo la donna, certo che racconto delle discussioni, dei momenti di dissidio, dove tu uomo puoi uscire ma poi torni a casa. E' che la donna in casa tante volte ti fa delle osservazioni e tu non capisci perché, è perché a volte ti deve comunicare qualcosa.
Che dire della canzone Manifesto futurista?
Manifesto futurista è un gioco ironico, ho pensato di scrivere un manifesto dell'uomo nuovo che non ha più le verità eterne, anche la scienza ha mostrato delle verità nuove. Esiste un creatore e la vita è un dono e invece secondo me la natura nasce da sola, ci ha detto la scienza che la vita non è un dono, ma un caso. E' l'uomo che deve cominciare a darsi un codice, devo aver rispetto della vita fino a quando lei rispetta me, ma soprattutto bisogna avere rispetto per se stessi come punto di partenza, è il primo comandamento.
Giordano Casiraghi
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