I piromani di Moltrasio
forse ripresi delle telecamere

Tutti guardano alle registrazioni dell'occhio elettronico Le speranze di individuare i responsabili dell'incendio doloso che ha distrutto le auto del sindaco Maria Carmela Ioculano, dell'assessore Luigi Fazio e a Piergiorgio Zerboni sono riposte nel sistema di videosorveglianza

MOLTRASIO Tutti guardano alle registrazioni delle telecamere. Le speranze di individuare i responsabili dell'incendio doloso che ha distrutto le auto del sindaco Maria Carmela Ioculano, dell'assessore Luigi Fazio e a Piergiorgio Zerboni sono riposte nelle registrazioni effettuate dal sistema di videosorveglianza recentemente installato nei paesi dell'unione comuni Lario di Ponente.
Si presume che i malfattori siano incorsi in qualche errore, tenendo conto del fatto che anche gli accessi a Tosnacco, conferma il presidente dell'unione comuni Daniele Maggi, sono tenuti sotto rigoroso controllo da un occhio elettronico che grazie agli infrarossi riesce a scrutare a distanza anche di notte. Poi ci sono le telecamere in centro al paese dal quale si irradiano le stradine che raggiungono il luogo dell'evento.
Nella sede dei vigili, a Carate Urio, dove c'è la centrale di raccolta delle immagini si sta assistendo a un intenso via vai di uomini delle forze dell'ordine alla ricerca di qualche indizio utile. Indagini sono in corso anche in paese per la ricerca del movente e soprattutto per verificare se qualcuno in quella notte solo parzialmente illuminata dalla luna crescente ha notato movimenti sospetti.
Sulla probabile matrice politica ascrivibile alle tensioni esistenti in paese oltre agli espliciti riferimenti contenuti nelle lettere del decano degli albergatori Italo Taroni e del presidente della storica cooperativa Moltrasina Franco Gerosa (uno che conosce bene il paese per essere stato a lungo medico condotto) si aggiunge una significativa dichiarazione di Carlo Bonetti, segretario del circolo Basso Lario del Partito democratico. «È un fatto decisamente grave e nuovo per la comunità di Moltrasio - scrive Bonetti - un paese che non ha mai conosciuto simili episodi soprattutto per gli obiettivi colpiti. Occorre che la comunità tutta, i suoi amministratori e tutte le componenti sociali e politiche si interroghino su come favorire un clima più sereno e disteso e come isolare comportamenti che destabilizzano la convivenza civile».

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