Migranti, altre "fughe"
dal centro di Tavernola

I profughi accompagnati a Como sono partiti alla volta della Francia. Nel frattempo la polizia trova a Camerlata un'auto con a bordo sei immigrati: tra loro anche un clandestino

COMO Sono rimasti in sedici. Erano 23 i migranti tunisini sbarcati a Lampedusa, accompagnati sabato in Lombardia e suddivisi a Como fra il centro per richiedenti l'asilo di via Tibaldi a Tavernola, il centro di seconda accoglienza di Tavernola, in via Conciliazione, la casa albergo di via Pino gestita dalle Acli. In sette, se ne sono andati. I primi tre, praticamente subito, sabato sera. Gli altri quattro, domenica, non hanno più fatto ritorno, tre in via Tibaldi, uno in via Conciliazione. «Nous allons en France», hanno detto, noi andiamo in Francia, riposto in uno zainetto tutto ciò che hanno. «Bon voyage», buon viaggio, non è rimasto altro da dire ai responsabili del centro, gli operatori della Cooperativa Sociale Intesa che gestisce lo stabile comunale di via Tibaldi, sotto la convenzione Comune - Prefettura, cioè Ministero degli Interni.
Nella notte tra sabato e domenica, intanto, una pattuglia della volante della polizia ha fermato a Camerlata una utilitaria su cui viaggiavano sei cittadini tunisini, tutti sui trent'anni. Due di loro sono risultati regolari sul territorio, con permesso di soggiorno, tre erano invece provvisti di uno dei permessi temporanei mentre un sesto passeggero, che aveva cercato in qualche modo di "mischiarsi" tra i suoi connazionali in regola, è finito in manette in quanto clandestino, e perché già "colpito" da un provvedimento di espulsione del questore di Imperia, emesso appena la scorsa settimana.

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