Addio vecchio Vittoria
Bellagio senza cinema

La storica sala chiude dopo cinquant'anni, i ricordi e i rimpianti del gestore

BELLAGIO Si è spenta per l'ultima volta l'insegna del Cinema Vittoria, una sala che per oltre cinquant'anni è stata una fabbrica di emozioni. Emozioni forti, come il brivido che scorre lungo la schiena di Antonio Sancassani, il gestore. «Per me chiudere il Vittoria è un colpo al cuore, io ero sopra in sala-proiezione e vedevo mio padre seduto su queste sedie in legno che ho voluto conservare - spiega -. Mio padre contadino che veniva al cinema per me, per vedermi all'opera, e la felicità nel fargli vedere il mondo attraverso questo schermo. Io quando vengo a Bellagio mi siedo lì, sulla stessa sedia di legno. E adesso devo chiudere, mi sembra di perdere un pezzo di vita».
Un grande rammarico, Bellagio, per Sancassani: «Avrò sbagliato io, negli altri cinema che ho c'è sempre gente, in paese non c'è nessuno. Le scuole non vengono, ci sono bambini di dieci anni che non sono mai andati al cinema, l'amministrazione negli ultimi quattro o cinque anni ha fatto poco o nulla per supportarci. Se mi dessero una mano le istituzioni e i cittadini con la loro presenza, io riaprirei anche domani e sarei solo felice di chiudere in pari».

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