Caos camion nei paesi:
"Riaprite quel valico"

Gli amministratori dell'Unione terre di frontiera pronti a farsi carico dei costi di riapertura del valico Crociale Mulini pur di togliere dalle strade di Uggiate e Faloppio gli autocarri carichi di sabbia diretti in Svizzera

m.butti

UGGIATE TREVANO Il valico di Crociale Mulini dev'essere riaperto ai camion che trasportano gli inerti: non c'è un'altra soluzione. In collaborazione con l'agenzia delle dogane, operatori ed amministrazioni locali sono disposti a dividere gli oneri che sarebbero comunque meno pesanti dei problemi provocati dallo stop al transito commerciale. Le cave sono da una parte e dall'altra parte si trova il valico di Bizzarone dal quale ora passa il materiale escavato in esportazione verso la Svizzera; in mezzo, ci sono i centri abitati e da due mesi subiscono disagi per il passaggio dei mezzi pesanti che prima utilizzavano il valico di Crociale Mulini. Se ci fosse un percorso alternativo, cavatori ed autotrasportatori l'avrebbero già individuato ed utilizzato: è la premessa della riunione di ieri mattina nella sede dell'Unione terre di frontiera, con i sindaci, gli agenti della polizia locale e i tecnici. Sono stati presentati quattro o cinque percorsi, ma tutti presentano criticità. «Lunedì, intendiamo presentare un percorso all'assessore provinciale Pietro Cinquesanti. Ma poiché ci interessa uscire da questa situazione, offriamo collaborazione concreta. Se è necessario informatizzare la dogana di Crociale Mulini, le amministrazioni comunali sono disposte ad offrire un contributo insieme ai cavatori».

Homepage / Olgiate e Bassa Comasca

Sabato 07 Maggio 2011

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