Giardini, giochi ridipinti
ma sono già da rifare

Il Comune interviene e cinta l'area, ma i genitori se ne infischiano. La rabbia dell'assessore: «Sono atti ingiustificabili. Di più, inqualificabili»

COMO «Sono atti ingiustificabili. Di più, inqualificabili. Non faccio altri commenti, perché a Como viene strumentalizzato tutto. Poi giudicate voi». L'assessore al Verde, il leghista Diego Peverelli, da qualche giorno a questa parte ha il classico diavolo per capello. Alcune settimane fa - su sollecitazione di una lettrice, Chiara Tajana - si è messo in pista per trovare i soldi per ripulire dai graffiti e ridipingere i giochi dei giardini a lago, che versano da anni in condizioni a dir poco disastrose. Il progetto di riqualificazione complessiva, infatti, è atteso non prima di un anno e non era certo il caso di aspettare ancora, quanto meno per un intervento tampone. Alla fine, d'accordo con il sindaco, Peverelli è riuscito a far saltar fuori 2.500 euro dal fondo di riserva e il 29 aprile è entrata in azione la squadra di manutentori, che ha ripulito i manufatti in cemento e, il giorno successivo, ha dato la prima mano di vernice. Quindi, in attesa di mettere la seconda mano e uno speciale prodotto antigraffiti (operazione prevista tra lunedì 2 e martedì 3), ha recintato i giochi con nastro bianco e rosso, come da prassi. Il risultato? L'avviso di non entrare nella parte recintata è stato bellamente ignorato. Anche Chiara Tajana (la lettrice) c'è rimasta male, scrivendo una lettera che oscillava «tra l'allibito e l'arrabbiato». Tanto da concludere il suo scritto con una violenta sferzata al labile senso civico di tanti comaschi e altrettanti turisti: «Sono convinta che i bambini debbano crescere nel bello e nella cura per le cose pubbliche per diventare adulti responsabili e, senza offesa, con un po' più sale in zucca di chi lascia che combinino certi disastri».

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Eco di Bergamo Giochi subito da rifare