Olindo: "Dopo la condanna
ho pianto tutto il giorno"

Gli assassini di Erba sul verdetto della Cassazione: "Ho sperato fino alla fine che riaprissero il nostro caso. Erano talmente tanti gli errori che pensavo che i giudici se ne accorgessero"

MILANO «Dopo la condanna, ho pianto tutto il giorno. Ho sperato fino alla fine che riaprissero il nostro caso. Erano talmente tanti gli errori che pensavo che i giudici se ne accorgessero. Ho comunque ricevuto tanti messaggi di solidarietà che mi fanno ben sperare in una prossima revisione processuale».
 Sono parole di Olindo Romano, responsabile con la moglie Rosa Bazzi della strage di Erba. Lo riferisce il settimanale «Oggi» in un articolo che dà conto anche della reazione alla conferma dell'ergastolo di Rosa Bazzi, che avrebbe detto che «con il tempo, la verità verrà a galla. Sono un po' preoccupata per l'isolamento diurno e per la lontananza che devo ancora avere da Olli. Per il resto, non mi aspettavo nulla di diverso».
Ma dopo la sentenza del 3 maggio, il caso è definitivamente chiuso? «No - sostengono i legali dei Romano, Fabio Schembri e Luisa Bordeaux, impegnati con il collega Nico D'Ascola ad aprire la strada per una revisione processuale - Per tentare una revisione processuale ci sono le intercettazioni respinte in appello solo perché giunte "fuori termine" e mai ascoltate in aula riguardanti il riconoscimento fatto da Mario Frigerio. E non solo quelle».

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