Cantù, 30 anni fa
I ricordi d Bianchini

L'ex coach ricorda la finale della sua Squibb e parla di quella di quest'anno: «Sarà una finale sportivamente meravigliosa, Trinchieri mi affascina, non è mai banale».

Valerio Bianchini era il coach di Cantù nella finale scudetto di 30 anni fa. Ha parlato dei suoi ricordi e della finale di quest'anno: «Ho seguito in tv tutta questa serie di play off. Una eccellente pallacanestro, con un ottimo utilizzo dei giocatori, ed il coraggio strategico di Trinchieri: la difesa su Mazzarino in gara tre aveva alzato il livello tecnico difensivo di Milano». Amarcord: «Le mie finali? Dopo una sconfitta il titolo della Gazzetta fu "La Squibb ha avuto paura». Replicai dicendo che l'avevamo persa perché non avevamo avuto abbastanza paura ma che avremmo avuto la forza di reagire. Che finale sarà? «Sarà una finale sportivamente meravigliosa, ma per il sistema professionistico e per la comunicazione è un po' un disastro. Si trovano di fronte due centri di meno di 100.000 abitanti complessivi. L'unico appunto tecnico è che credo che la formula al meglio delle sette partite sia penalizzante per l'Italia per diversi motivi e che alla fine lo spettacolo ne risenta». Trinchieri? «Mi affascina, non è mai banale».

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