Brunate: "caccia grossa"
a cinque mufloni in paese

E' una storia a lieto fine, quella che ha visto protagonistii due esemplari adulti e tre cuccioli, che avevano trovato riparo in una stanza del Grand Hotel dismesso dal 1978

BRUNATE «Caccia grossa» al Grand Hotel Milano. Sveliamolo subito: stiamo scrivendo di una storia a lieto fine, quella che giovedì mattina ha visto protagonisti cinque mufloni (molto simili a cerbiatti), due esemplari adulti e tre cuccioli, che avevano trovato riparo in una stanza dell'albergo ormai dismesso dal 1978. Infatti, gli animali, che hanno dato filo da torcere ai loro soccorritori (un lavoraccio di oltre quattro ore per riuscire a bloccarli e sedarli), sono tutti salvi e sono tornati in libertà nei boschi.
L'allarme è scattato prima delle 10, quando i cinque ungulati sono stati avvistati all'interno di una camera dell'albergo Milano, dove erano penetrati quasi certamente da una finestra rotta sul retro. «La titolare della locanda Milano, che sa della mia passione per la fotografia, mi ha riferito dei mufloni - racconta Claudio Bellinghieri, insegnante in pensione di Brunate, fotografo amatoriale - e ho raggiunto l'albergo. Sul posto si trovava il veterinario dell'Asl che, con il fucile, stava per somministrare il sedativo agli animali: i cinque mufloni erano molto spaventati e i tre cuccioli si stringevano intorno a quella che era certamente la loro mamma. Con loro c'era anche un altro esemplare adulto». Dopo aver esploso i primi tre dardi con il narcotico, si è verificato un inatteso colpo di scena: un muflone adulto è saltato e ha sfondato la finestra, fuggendo in strada seguito da un cucciolo e dalla mamma (che era già stata sedata) mentre altri due piccoli sono rimasti a terra, erano già nel mondo dei sogni».
A questo punto la "caccia" si è trasferita dall'Hotel Milano al centro del paese, tenendo impegnati per ore i carabinieri di Brunate, la guardia ecologica provinciale e l'agente dei polizia locale.
«I soccorritori si sono comportati tutti in modo molto professionale - precisa Bellinghieri - badando all'incolumità degli animali ma anche alla sicurezza degli abitanti. Mentre uno degli esemplari adulto è fuggito verso il Nidrino ed è stato comunque recuperato, è stata una scena per certi versi straziante quella della mamma sedata che faceva fatica a stare sulle zampe e del suo cucciolo che le leccava il dardo, bloccati in via Roma». A loro modo bloccati nella stessa via che attraversa Brunate anche gli automobilsti che hanno fatto, con carabinieri, guardia ecologica e vigili urbani, da cordone sanitario per quello che è stato il recupero degli animali, che si è protratto ben oltre le 13. «E' stata un'opera impegnativa e delicata - conclude il suo racconto Bellinghieri, che ha ripreso tutte le fasi con la sua inseparabile macchina fotografica - tutti e cinque i mufloni sono stati sedati e poi portati nella zona boschiva, lontano dal centro del paese, dove sono stati rimessi in libertà: un vero e proprio lieto fine».
Un sospiro di sollievo lo hanno tirato anche gli automobilisti che con pazienza hanno atteso che il sedativo facesse effetto, in modo da permettere ai soccorritori di liberare via Roma dagli animali e rimetterla a disposizione del passaggio delle vetture.

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