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Sabato 25 Giugno 2011
Lettera con proiettili contro Bossi
Nel mirino finisce anche Renzo
La missiva recapitata al Corriere della Sera: solidarietà da tutto il mondo politico. Il governatore Formigoni: "Caro Umberto, so per certo che non ti farai intimidire"
"Esprimo solidarietà a Umberto Bossi e a suo figlio Renzo per il vile atto intimidatorio subito oggi": così è subito intervenuto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. «Si tratta di minacce gravi e inaccettabili sulle quali l'autorità giudiziaria farà luce al più presto. Minacce che devono essere condannate con forza e determinazione da tutto il mondo politico e istituzionale".
Le minacce al segretario leghista Umberto Bossi e al figlio Renzo, consigliere regionale in Lombardia, sono "il segno di tensioni che non si sono spente dopo la fine della campagna elettorale e che hanno come obiettivo la Lega Nord e il suo leader, gli unici impegnati a cambiare il paese" ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale lombardo, Davide Boni.
"Esprimo la più viva solidarietà e la più grande vicinanza umana e politica a Umberto Bossi per il vile messaggio e le minacce di cui è stato fatto oggetto" ha aggiunto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "E' inaccettabile e vergognoso, che si voglia attaccare in questo modo chi è reo soltanto di professare le proprie idee politiche e combattere instancabilmente per esse".
"Caro Umberto - ha concluso il governatore lombardo - so per certo che non ti fai intimidire, come mai ti sei fatto intimidire, e sappi che ti sono vicino con affetto e stima"
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