Per rimanere sul lago
belga affitta le Vespe

Come inventarsi un lavoro che piace. Stephan Tytgat, 50 anni, può davvero insegnare a tanti la ricetta dell'intraprendenza. E' vero che ci ha pensato a lungo, ma il suo Vesparenting merita davvero una segnalazione per fantasia e coraggio

f.angelini

MENAGGIO Come inventarsi un lavoro che piace. Stephan Tytgat, belga di cinquant'anni, può davvero insegnare a tanti la ricetta dell'intraprendenza. E' vero che ci ha pensato a lungo, ma il suo Vesparenting merita davvero una segnalazione per fantasia e coraggio. La Vespa è un prodotto simbolo del made in Italy, come la Ferrari e la pizza. E' bastato ripulire un vecchio box in via IV Novembre, a Menaggio, e metterci cinque fiammanti vespe bianche. In cosa consiste il lavoro? Nell'affittare la “due ruote” più tradizionale nel nostro Paese, il cui mito, dopo il boom degli anni '50 - '60, non tramonterà comunque mai. «Dieci anni fa ero venuto sul lago a far visita ad un amico - racconta il simpatico Stephan - . Quando arrivai a Villa Maria di Griante, dove lui aveva affittato un appartamento, rimasi senza parole. Il paesaggio lariano mi parve incantevole e non ricordavo di aver mai visto nulla di più bello. Nel profondo dell'animo mi è sempre rimasto il desiderio di tornare qui e di starci in pianta stabile. Ho letto e studiato parecchio dell'Italia, della sua cultura e delle sue tradizioni e, alla fine, ho pensato alla Vespa, che è sicuramente qualcosa di tipico». Qualche settimana fa Stephan ha aperto la sua attività, che a quanto pare funziona: con 79/89 euro (a seconda del periodo) si può girare con la vespa una giornata intera, con un pieno di benzina già a disposizione. «Parecchi turisti che pernottano negli hotel della Tremezzina e del Basso Lario, in particolare a Villa d'Este, sono già miei clienti. Un tedesco, sulle prime, sembrava titubante, salvo poi ritornare entusiasta la settimana dopo a riprendersi ancora la vespa, che è pratica, maneggevole e, soprattutto, tipicamente italiana». Quello che più sorprende di Stephan Tytgat è l'approccio con il lavoro: «Da qui vedo il lago e parlo con la gente che passa. Per me è più vacanza così che stare sdraiato in spiaggia o ai bordi di una piscina. Questa attività, ovviamente, può essere solo stagionale, ma sto pensando a qualcosa anche per l'inverno, perché da qui, ormai, non me ne voglio più andare».

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Martedì 05 Luglio 2011

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