Cucciago, la statua rubata
non vale più di 700 euro

La scultura in bronzo che sovrastava l'obelisco del monumento ai caduti non rappresenta un grande affare per coloro che se ne sono impossessati. Resta lo sfregio alla comunità. L'appello del sindaco

CUCCIAGO - Hanno rubato un pezzo del monumento ai caduti e sfregiato la memoria di un paese per un pugno di soldi. Portarsi via la scultura in bronzo che sovrastava l'obelisco vicino al cimitero, nella migliore delle ipotesi, ai ladri frutterà meno di mille euro. La statua cava dovrebbe pesare all'incirca un quintale. E sul mercato, il valore del bronzo è di circa 7 euro al chilo. Difficile quindi che i ladri di monumenti possano ricavare, nella migliore delle ipotesi, più di 700 euro.
Un «affare», tra l'altro, soltanto teorico. Perché fondere una statua di un centinaio di chili, alta circa un metro, non è poi così semplice. Serve la complicità di una fonderia che, in zona, anche a voler scendere a patti con l'illegale, nemmeno avrebbe la possibilità. Per mancanza di un forno adatto.
Lo conferma chi di mestiere lavora metalli. «Forse i ladri pensavano che la statua pesasse molto di più - spiega Sandro Pifferi, imprenditore canturino del settore - per loro non sarà facile ricavarci qualcosa. Rischiano di svendere a poche decine di euro o di abbandonare chissà dove la scultura. Difficile che si siano messi d'accordo con una qualsiasi fonderia. Oggi, con tutti i furti che avvengono, nel settore sono molto guardinghi. Figuriamoci se uno si presenta con una statua del genere. Penso che in tutta l'Alta Lombardia non esista una fonderia con un forno adatto per quelle dimensioni. I ladri dovranno andare fuori zona».
Il sindaco Luciano Frigerio ha chiesto ai ladri di restituire la scultura montata nel 1947. Che, fino a pochi giorni fa, si stagliava sopra i 56 nomi e cognomi dei morti e dispersi di Cucciago nelle due guerre mondiali. Uno sfregio, la scomparsa della madre in bronzo, simbolo della Patria ferita e di pace.

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