Figino Serenza, quanti reperti
sotto il pavimento della chiesa

Durante i lavori all'interno della parrocchiale di San Michele  sono emerse le tracce architettoniche dei numerosi cambiamenti che si sono susseguiti dal 1600 in avanti. Gli scavi hanno permesso di scoprire importanti riferimenti storici

FIGINO SERENZA - La chiesa parrocchiale di San Michele, come il paese, negli ultimi secoli è cresciuta, ha cambiato forma e volto più volte. Ma tutti questi mutamenti non sono andati perduti, impressi sulla sabbia del tempo. Sono rimasti ben incisi nella terra e nella pietra, e ora, tolto il velo che li nascondeva, sono tornati per un giorno a raccontare la propria storia. Trovando molti figinesi curiosi d'ascoltarla.
Più che un velo, in verità, quello che è stato tolto è il pavimento della chiesa, nell'ambito del cantiere che ormai da metà giugno sta interessando l'edificio sacro. Piano di lavori da circa 350mila euro, che si concluderà per la fine di ottobre e che prevede di rifare l'impianto di riscaldamento posizionando pannelli radianti sotto la pavimentazione, appunto. L'occasione, inoltre, per sostituire le attuali piastrelle in klinker - dall'aspetto un po' malinconico, va detto - posate alla fine degli anni Sessanta. Al suo posto arriverà del marmo che riprenda i toni all'interno della chiesa.
Ma gli scavi hanno permesso di scoprire anche il caldo cotto lombardo un tempo calpestato dai fedeli, e le clementine della sacrestia. Così, al momento, le messe si tengono a San Materno o nel vicino teatro dell'oratorio. Un ritorno al passato, visto che la chiesa di San Michele venne tirata su proprio quando ci si rese conto che il santuario non bastava più. La prima pietra per realizzarla venne posata il 31 ottobre 1602, e il 29 settembre 1607 don Giovanni Pietro Bergamo, rettore di Figino, che divenne parrocchia nel 1621, celebrò la messa inaugurale. La lapide che lo ricorda è tra i reperti ritrovati nel corso degli scavi. Così come sono emerse le tracce architettoniche dei cambiamenti che si sono susseguiti: le fondamenta della prima chiesa, le navate laterali aggiunte nel 1800, la facciata traslata in avanti dopo il famigerato tifone che spazzò Figino nel 1910, le tombe comuni riempite nell'800. Accanto all'altare - verosimilmente dei parroci, visto l'onore della sepoltura - e non solo. Le poche ossa ritrovate non svelano l'identità di quelle vite ormai lontane.

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Eco di Bergamo Reperti sotto la chiesa