Spazzatura, effetto Napoli
E' il biglietto da visita di Como

Decine e decine di sacchi della spazzatura nelle vie e nelle piazze del centro. Passeggiare in città murata nel tardo pomeriggio o nelle ore serali significa imbattersi in uno spettacolo tutt'altro che gradevole. L'esperto dice: cambiare gli orari di raccolta e aumentare i controlli

COMO Decine e decine di sacchi della spazzatura nelle vie e nelle piazze del centro. Passeggiare in città murata nel tardo pomeriggio o nelle ore serali significa imbattersi in uno spettacolo tutt'altro che gradevole. Turisti e comaschi, in sostanza, sono costretti a fare lo slalom tra i sacchi neri lasciati all'esterno di negozi e abitazioni. Un problema annoso, che si sta aggravando e risulta ancora più evidente nei mesi estivi, quando Como si riempie di visitatori e aumentano le persone che si concedono qualche ora di relax in centro storico. L'immondizia resta lungo le strade dal tardo pomeriggio fino alle prime ore della mattina successiva, quando avviene la raccolta. La situazione peggiore si registra nelle serate che precedono i giorni di ritiro, quindi - per quanto riguarda la città murata - lunedì sera, mercoledì sera e venerdì sera. Ma anche nelle altre giornate la spazzatura fa capolino, complice l'inciviltà di chi non rispetta le norme stabilite dal Comune. Martedì, inoltre, in centro è il giorno della raccolta dei sacchi viola (quelli riservati a carta, plastica ecc.), operazione che viene effettuata in orario serale e comporta l'obbligo di sistemare fuori dalla porta i sacchi alle 18,30. Giovedì e sabato alla stessa ora, infine, devono esporre i sacchi viola le utenze commerciali.
Per un motivo o per un altro, insomma, in città murata spuntano quasi tutti i giorni i sacchi dell'immondizia. E non contribuisce certo a incrementare il decoro lo scarso senso civico di chi, come detto, piazza l'immondizia sulla strada infischiandosene dei giorni e degli orari stabiliti. Non di rado, infatti, i sacchi neri compaiono già alle 18 in centro e lì rimangono fino al mattino successivo (i camion passano tra le 6,30 e le 9), regalando uno scenario non propriamente romantico ai comaschi e ai turisti che transitano nella zona.
Come si risolve una simile criticità? C'è chi propone addirittura di tornare al vecchio sistema dei cassonetti, altri vedrebbero di buon occhio le isole ecologiche con i cassoni interrati, altri ancora punterebbero sulle sanzioni a raffica per i cittadini che sgarrano. Mario Grosso, ingegnere ambientale, è docente di Rifiuti solidi al Politecnico di Milano e dà un giudizio chiaro: «Il problema estetico legato alla presenza dei sacchi è un effetto collaterale di un meccanismo che, in generale, funziona bene e garantisce una serie di benefici. Non a caso si stanno orientando tutti verso il "porta a porta". Favorisce un incremento della raccolta differenziata e una migliore qualità del materiale, inoltre obbliga le persone a prestare attenzione visto che il sacco resta davanti a casa ed è facile risalire all'identità di chi l'ha gettato. Infine, i dati dicono che con questo sistema si riesce a far calare il quantitativo di rifiuti prodotti. Per evitare di ritrovarsi con i sacchi in centro a tutte le ore - prosegue - non tornerei certo ai cassonetti, ma introdurrei maggiori controlli e multe pesanti nei confronti dei cittadini. I contenitori interrati installati in alcune città? Significa rivoluzionare il sistema. La scelta spetta alle singole amministrazioni, è un'operazione fattibile ma piuttosto complessa». Il consigliere comunale Bruno Magatti (Paco) è l'autore della delibera d'indirizzo che conteneva una serie di indicazioni da recepire in sede di affidamento del nuovo servizio di gestione e raccolta dei rifiuti. Il documento venne votato all'unanimità nell'ottobre 2008 ma l'appalto non è mai stato assegnato.

Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola domenica 31 luglio

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Como, immondizia in città