Cantù, degrado e sporcizia
al parco di villa Argenti

Una zona del parco viene utilizzata per bivacchi e per appartarsi: qui c'è di tutto, da rifiuti ad avanzi di roghi. Nuovamente imbrattati i giochi per i bambini, che erano stati recentemente puliti. Problemi anche lungo i vialetti, segnati dalle piogge delle ultime settimane

CANTU' I passatempi di chi decide di trascorrere qualche ora al parco di Villa Argenti? Stando alle tracce lasciate un po' ovunque dietro di sé, bere, fumare, tentare la fortuna con i Gratta e vinci. E chi non è fortunato al gioco lo è, diciamo così, in amore, dato che tra l'erba spunta anche qualche preservativo usato.
Nell'afa agostana che rende la città un deserto, i parchi restano l'unica oasi per chi non sia partito. Tra mamme a passeggio, cani portati a spasso da padroni volenterosi - ma attenzione, che il distributore di sacchetti per raccogliere i bisognini di Fido è vuoto - e poco più. Anche se forse, le aree verdi canturine, avrebbero molto di più da raccontare sulla propria frequentazione notturna che su quella diurna, a occhio.
Il parco di Villa Argenti, incastonato com'è nel cuore della città, resta risorsa importante per i canturini. Ma lo stato in cui versa non è certo degno di simile compito. In passato, a dirla tutta, segnalazioni da parte dei cittadini che vivono nelle vicinanze erano arrivate numerose al comando dei vigili, lamentando schiamazzi e una certa dinamica attività, all'interno del parco, anche quando i cancelli - quello su via Fiammenghini in particolare - sono chiusi da tempo. Soprattutto sulla parte alta, nascosta.
In realtà oggi, sul "cucuzzolo" della collina su cui sorge l'area, è tornata una certa pulizia, visto che sono state rimossi panchine e tavoli utilizzati come bivacchi. Ma altrove l'attività dev'essere fervente. In particolare nella parte bassa posteriore, dove si trova una sorta di caverna celata alla vista da un grande masso. Qui sono state portate di forza - leggi: sradicate - un paio di panchine, evidentemente per creare un angolo appartato. Ci sono rifiuti, cocci di vetro, pessimo odore. E per terra, preservativi usati. Poco lontano, accanto al cancello di ingresso posteriore, lungo il muro di cinta si trovano le colonne di pietra che vengono usate come sedute e, probabilmente, gradino per scavalcare dopo l'orario di chiusura. E qui qualcuno si è divertito ad accendere un fuoco, lasciandone i resti.
I giochi ripuliti sono stati ricoperti ancora di scritte più o meno volgari. Pessima, poi, la situazione dei vialetti. In questo, a remare contro, è la morfologia del parco. Con le forti piogge, infatti, l'acqua scivolando verso il basso ha creato veri e proprio solchi profondi portandosi via sabbia e ghiaia. Che al momento nessuno ha ripristinato.

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Eco di Bergamo CANTU' - Degrado al parco