Cantù, mostra d'arte clandestina
alla cascina "abbandonata"

Alla Birona, dietro Santanaga, tra Fecchio e Vighizzolo è andato in scena l'evento organizzato dal collettivo di artisti di strada «Canaemauerto»

CANTU' - L'uomo nero che parla con la donna in tacchi, la marionetta marionettista, la testa di manichino decollata. Un centinaio di opere d'arte tra fotografie, schizzi, dipinti, sculture, installazioni. L'idea, in sé, sarebbe anche geniale: trasformare una cascina secolare in un museo d'arte contemporanea, dopo aver dato una ripulita alle stanze e organizzato tutto all'insegna dell'«art crossing», porta tu un'opera e prendine una da tenere a casa. Così è diventata, nel giro di una notte, la Birona, dietro Santanaga, tra Fecchio e Vighizzolo. Gli audaci artisti non hanno però tenuto conto di alcuni elementi fondamentali. Ad esempio, il fatto che due giganteschi dipinti siano ora sui muri storici di una proprietà privata. Inoltre, la cascina, per i titolari, è pericolante. Si prevede una recinzione.
«La Caprata» è l'evento andato in scena venerdì sera, organizzato dal collettivo di artisti di strada «Canaemauerto». «Un centinaio di persone - scrivono gli organizzatori addirittura in un comunicato stampa - si sono radunate nella campagna canturina per partecipare a un insolito evento: l'inaugurazione di una mostra d'arte in una cascina abbandonata, accompagnata da una performance teatrale e pittura murale dal vivo. Per settimane, tramite passaparola, chiunque è stato invitato dagli organizzatori a consegnare un qualsiasi lavoro artistico da esporre, oppure a portarlo direttamente il giorno dell'inaugurazione e appenderlo nel posto preferito all'interno degli stanzoni ripuliti e adibiti a spazio espositivo. Dal giorno seguente tutti i lavori sono stati lasciati in loco e la mostra è stata abbandonata a se stessa, in modo che i presenti o i fortunati passanti possano scegliere un lavoro da portare via».

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