Giovanni e Valeria
Il ricordo in città

Se li ricordano eccome, in viale Lecco a Como, Giovanni e Valeria, quei due ragazzi che da un paio d'anni si erano «più o meno» trasferiti qui, in un piccolo appartamento al primo piano della palazzina all'incrocio con via Sacco, sopra la pasticceria

COMO Se li ricordano eccome, in viale Lecco, Giovanni e Valeria, quei due ragazzi che da un paio d'anni si erano «più o meno» trasferiti qui, in un piccolo appartamento al primo piano della palazzina all'incrocio con via Sacco, sopra la pasticceria.
La casa l'aveva acquistata lui, Giovanni Avogadro, 31 anni, una solida occupazione nel Luganese e un amore immenso per lei, Valeria Mariani, caduta l'altra mattina sotto i colpi di una pistola uscita da chissà dove, e brandita chissà perché. Da quella casa al primo piano del civico 41, Giovanni aveva tratto due piccoli appartamenti, ristrutturando un po' alla volta, e spesso lavorandoci personalmente:«Era un ragazzo educato e gentile, come ce ne sono tanti», spiegano da queste parti il giorno dopo, mentre ancora i carabinieri di Desio indagano sull'epilogo tragico del loro amore, sui proiettili che lui ha voluto riservare alla sua Valeria e, subito dopo, a se stesso:«Sì, si vedeva anche la ragazza - racconta una commerciante - La si incontrava spesso, credo che per un periodo abbiano vissuto proprio insieme». Icarabinieri di Desio stanno tentando, in queste ore, di capire dove e come Giovanni sia riuscito a trovare la pistola, un'arma clandestina di fabbricazione ceca, calibro nove per 21. È attesa qualche novità per le prossime ore. La risposta al quesito servirà a chiudere definitivamente il cerchio attorno a una indagine che è, di fatto, già completata, e che ieri ha consentito anche di ricostruire le ultime ore del giovane idraulico. Sabato lo avevano visto in città, proprio qui, in viale Lecco. Domenica era stato a Ramponio Verna, dove abitano i genitori. Ieri mattina si è alzato di buon'ora, è salito in auto come faceva ogni giorno ma anzichédirigersi verso Chiasso e la Svizzera, ha puntato con decisione Desio, via Kolbe, nel quartiere in cui abitava la"sua" Valeria. È arrivato per tempo, ha atteso che uscisse di casa per raggiungere il parcheggio in cui lasciava abitualmente la macchina, poi le si è avvicinato: «Valeria!». Lei si è voltata, l'ha visto, si è fermata ad attenderlo accanto all'auto. È probabile che immaginasse di dover sostenere un'ennesima discussione, una delle tante di queste ultime settimane difficili, di crisi, di separazione, ma ha voluto restare ad ascoltarlo come aveva fatto decine di volte in passato. Lui ha estratto la pistola.
L'autopsia è stata fissata per la giornata di domani.

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