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Venerdì 09 Settembre 2011
Spaziani: "Il mio amico Montale
Dietro il poeta un compagno di giochi"
A 30 anni dalla morte la francesista racconta in un libro la lunga amicizia con il grande letterato: "Quella volta che a cena dai miei ballò la baiadera con un tovagliolo allacciato in vita"
Il 12 settembre 2011 ricorre il trentennale della morte di Eugenio Montale, premio Nobel nel 1975, e la poetessa Maria Luisa Spaziani ha pensato di riunire in un libro i ricordi di una felice stagione della sua vita.
"Montale e la Volpe" (Oscar Poesia, pp. 112, € 11) è un sincero memoir in cui la Spaziani racconta l'incontro con il poeta, i tanti anni della loro vicinanza, le passioni comuni, gli interessi e gli amici con i quali hanno spartito molto del loro tempo. Il tutto si propone come un ritratto originale di una delle voci liriche più apprezzate a livello mondiale, che la francesista, autrice di numerose raccolte di poesia, colora con simpatiche rivelazioni.
"Ci siamo visti spesso anche se io abitavo a Torino e lui a Milano. La nostra è stata davvero una grande amicizia contrassegnata dall'umorismo, dai paradossi, dai giochi che facevano del poeta un uomo completamente diverso. Tanto è vero che nessuno s'immagina Montale così, o ballando la baiadera con il tovagliolo stretto in vita, la prima volta che venne a pranzo a casa dei miei genitori. Tutti lo vedono come una sorta di monumento sacro".
Leggi l'intervista di Francesco Mannoni sull'edizione del 10 settembre 2011 de "La Provincia di Como"
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