Progetti per 70 milioni a Porlezza
Il paese cambierà ancora faccia

Al via quattro importanti piani di recupero, fra i quali quello dell'ex collegio Sant'Ambrogio e dell'Hotel Regina ma l'opposizione è contraria

PORLEZZA L'amministrazione comunale ha illustrato alla popolazione i piani integrati di intervento relativi all'ex collegio Sant'Ambrogio, all'ex hotel Regina e a una serie di immobili rurali dimessi in frazione Tavordo.

«Pochi i dubbi e pressoché unanime la condivisione - afferma il sindaco, Sergio Erculiani . Si tratta di progetti che fungeranno da motore per l'economia locale: l'investimento complessivo sarà fra i 40 e i 60 milioni di euro e il solo albergo di lusso previsto nell'ex collegio garantirà una cinquantina di posti di lavoro. Il Comune, inoltre, introiterà parecchio in termini di liquidi e di opere pubbliche a carico dei privati investitori».

Il progetto più rilevante è senza dubbio il recupero dell'ex collegio
Sant'Ambrogio, complesso da 44mila metri che verrà trasformato in parte in struttura alberghiera e in parte in residenziale: la società interessata è la Peruvina, il cui amministratore è Benvenuto Guattini. Già proprietaria del complesso da oltre un decennio, la stessa società aveva presentato dapprima un progetto di trasformazione in moderno centro socio-sanitario per anziani, tramontato nel momento in cui la Regione aveva chiuso il rubinetto dei finanziamenti. Verrà trasformato in appartamenti anche l'hotel Regina, ex struttura ricettiva a lago ormai chiusa da anni: la società "I colori della natura", con amministratore Bianca Orlando, si incaricherà di abbatterne una parte per realizzare un porticato di collegamento fra il lungolago e il centro storico, con visione diretta del lago da piazza della chiesa. Meno conosciuto è l'intervento riguardante gli immobili agricoli dimessi di Tavordo, che verrà attuato da "Dea investimenti", con amministratore Diego De Ascentis, il calciatore menaggino che ha militato nel Milan, nel Torino e, più di recente, nell'Atalanta.

Ma l'opposizione consiliare è decisamente contraria al progetto: "Il sindaco di Porlezza non è credibile quando parla di urbanistica. È sotto gli occhi di tutti il drammatico risultato delle scelte dell'amministrazione in carica relative a Porto Letizia. Uno scempio edilizio causato dalla sciagurata decisione di rinnovare la convenzione con Morganite quando non ve ne erano più i presupposti". "Sono sei anni e mezzo che Porlezza aspetta il Pgt. Erculiani è stato eletto la prima volta nella primavera 2004. Non ha fatto nulla. Senza il Pgt gli oltre 200 cittadini che hanno chiesto ormai da anni di poter realizzare la propria abitazione o quella dei propri figli sono "costretti" a stare alla finestra e ad aspettare, mentre i soliti noti "scavalcano" le procedure e utilizzando una corsia preferenziale presentano per l'approvazione progetti da decine di migliaia di metri quadrati".

"Nel luglio del 2008 il consiglio comunale ha approvato un Documento di Inquadramento sulla base del quale sarebbe stato possibile adottare i Programmi integrati di intervento: non soltanto quelli oggi in discussione, ma anche il Rosen Garden e la vecchia fabbrica Maggi. In tre anni e due mesi non è successo nulla. Adesso, nel momento in cui la Regione ha stabilito una data ultima e non più derogabile per l'adozione dei Pii, il Comune ha tirato fuori dal cassetto alcuni progetti dimenticandosi però la Valutazione ambientale strategica (Vas). Imputare al destino cinico e baro o, peggio, alla minoranza "brutta, sporca e cattiva" le proprie incertezze e l'incapacità di decidere è ridicolo".

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