Parcheggio di Cantù Asnago
I pendolari chiedono lumi

Non si sa più nulla dell'area che dovrebbe essere utilizzata per le automobili di chi prende il treno a Cantù Asnago. Il progetto era seguito dall'ex assessore Simone Molteni, che però nelle scorse settimane è stato "silurato" dal sindaco Tiziana Sala. E da allora, nessuna novità

CANTÙ I pendolari chiedono lumi sul parcheggio che dovrebbe essere realizzato nell'ex scalo merci delle ferrovie, alla stazione di Cantù Asnago. «Ci piacerebbe avere delle risposte - dice Attilio Gerosa, rappresentante dei pendolari - e sapere quando verranno realizzati i lavori. L'assessore Simone Molteni ci aveva annunciato la volontà di organizzare una riunione della circoscrizione 3 proprio per illustrare il progetto».

Ma l'assessore Molteni non c'è più, in quanto "silurato" dal sindaco Tiziana Sala. Ed è per questo che i pendolari temono che possa slittare la realizzazione del parcheggio, ancora più utile nei giorni a venire, quando anche l'università riprenderà a pieno regime la propria attività e lo stesso varrà per l'utilizzo della stazione di Cantù Asnago da parte dei pendolari della tratta Cantù-Milano.

Progetto sviluppato in questi mesi per cercare di risolvere la difficile convivenza tra gli utenti delle ferrovie e le strette strade della frazione, intasate di auto in sosta dalla mattina alla sera. Con Rete ferroviaria italiana è stato raggiunto da tempo un accordo che prevede di ricavare circa 70 posti dall'ex scalo merci. Una risorsa preziosa. Per poterla vedere realizzata occorre attendere l'attuazione dei lavori che prevedono la sistemazione dell'area, asfaltandola e illuminandola, una spesa da circa 35.000 euro e una trentina di giorni di cantiere. Ma prima serve la firma della convenzione che in piazza Parini si attende da mesi.

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