Salvati dalla paralisi
Grazie al Sant'Anna

Un piccolo miracolo di chirurgia: ora al Sant'Anna di Como è possibile ridurre le fratture di alcune vertebre cervicali su pazienti vittime di incidenti stradali.

COMO Un piccolo miracolo di chirurgia: ora al Sant'Anna è possibile ridurre le fratture di alcune vertebre cervicali su pazienti vittime di incidenti stradali.
L'èquipe dell'unità operativa di neurochirurgia guidata dal primario Angelo Taborelli ha eseguito due operazioni utilizzando una tecnica innovativa (la fissazione transarticolare) che ha permesso di scongiurare il rischio di tetraplegia.
Un intervento raro quello presentato ieri dallo stesso Taborelli e dai colleghi Massimo Rosati e Christian Capuano, prima eseguito soltanto in alcuni centri super specializzati. Senza questo intervento, che prevede l'inserimento di alcune viti in titanio la vita della signora Giusi di Lurago d'Erba, vittima di un'auto pirata lo scorso agosto, sarebbe stata sicuramente diversa. La donna, per i gravi traumi subiti, avrebbe dovuto portare per sempre un collare rigido, a causa dell'instabilità del collo, oltre a sopportare fortissimi dolori.
La stessa sorte sarebbe toccata anche a Giuseppe Fedeli, 63enne di Sesto San Giovanni, caduto mentre era in sella alla sua bicicletta. Anche lui senza l'intervento sarebbe incorso in una serie di problematiche legate al tronco dell'encefalo. «Spero di poter tornare presto in bicicletta - spiega un sorridente Fedeli - non vedo l'ora. Devo solo convincere mia moglie».
I medici sottolineano che interventi di questo tipo sono molto delicati e l'attenzione deve essere massima nel decorso post-operatorio. Questa tecnica, messa a punto in Germania nel 2001, consente di riparare le fratture delle vertebre cervicali C1 e C2, la prima responsabile dell'allineamento dell'intero midollo spinale, la seconda consente invece la rotazione della testa. Due elementi fondamentali dunque per il corretto funzionamento della colonna vertebrale.

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