Grandate, rubano nella sua auto
e poi gli svaligiano anche casa

Vittima un pendolare di Cernobbio: i ladri hanno trovato nell'abitacolo le chiavi e poi sono risaliti all'indirizzo dal libretto di circolazione

GRANDATE Gli hanno rotto il finestrino dell'automobile al posteggio delle Ferrovie Nord di Grandate e, dopo aver trovato le chiavi di casa e visto dove abitava a Cernobbio dal libretto di circolazione della vettura, gli hanno svaligiato l'abitazione.

Marco Corti, 37 anni, praticante legale in uno studio a Milano, è comprensibilmente amareggiato per quanto accaduto. «Io ho di sicuro commesso una leggerezza nel lasciare le chiavi di casa nell'abitacolo - ammette - ma quel parcheggio, gestito da Como Servizi Urbani e per il quale pago un euro al giorno per lasciare la mia automobile, non ha nemmeno una telecamera che garantisca un minimo di sicurezza. Non dico la presenza fissa di un controllore in carne e ossa, ormai quelli non ci sono più da nessuna parte, ma almeno un occhio elettronico potrebbe servire come deterrente: gli stessi carabinieri, ai quali ho sporto denuncia, mi hanno detto che in quel parcheggio si verificano spesso e volentieri furti come quello accaduto alla mia Lancia Y».

La vicenda si è verificata ieri: Marco Corti, dopo aver posteggiato l'auto, è salito sul treno delle Nord con direzione Milano per andare a lavorare. All'ora di pranzo la telefonata della moglie che, rientrata a casa, ha trovato l'abitazione di via Roggia Molinari a Cernobbio svaligiata: «È andata proprio così - racconta ancora Corti - Quando mia moglie mi ha riferito che i ladri non avevano forzato la porta e neppure una finestra, mi sono ricordato di aver lasciato le chiavi di casa nell'abitacolo della mia auto e mi è venuto il dubbio. A quel punto ho chiesto a mio padre di andare verificare nel posteggio delle Nord a Grandate e, quando è arrivato sul posto, mi ha confermato che il finestrino della vettura era stato mandato in frantumi: i ladri, dal libretto di circolazione, avevano visto dove abitassi e purtroppo sono andati a colpo sicuro».

Nel bottino sono finiti anelli e gioielli di famiglia: «Non ho quantificato in euro il loro valore - conclude il suo racconto - c'erano alcuni oggetti che appartenevano a mia nonna oltre ai monili che avevo regalato a mia moglie ai tempi del fidanzamento. Rimane l'amarezza per quanto accaduto: dopo questo episodio, mi auguro che intervengano nel posteggio della Csu e si decidano a prendere qualche misura di sicurezza per le automobili che rimangono parcheggiate tutto il giorno, diventando a quanto pare obiettivi facili per i ladri».

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