Fino, opere pubbliche in regalo
"Così ringrazio per l'impegno di molti"

Un anonimo benefattore ha finanziato la recinzione della scuola di via Trento e il restauro del sottopasso: "Persone che vengono da fuori, dal sud Italia o stranieri, lo hanno trasformato in un paese con la loro volontà e l'impegno: ho voluto contribuire"

FINO MORNASCO - Una recinzione alle suole elementari di via Trento, tre tele per l'Ottagono, alcuni quadri per la villa comunale e ora il nuovo vestito al sottopasso di piazza Odescalchi.
Da due anni c'è qualcuno che dona al Comune di Fino Mornasco, e quindi alla cittadinanza, le proprie attenzioni e anche i propri soldi per migliorare il patrimonio comune. «Un benefattore» è sempre stata la risposta secca degli uffici, che nascondeva la volontà dell'interessato di rimanere anonimo. Con un po' d'insistenza, e con una promessa di anonimato, è stato possibile incontrarsi per capire cosa si cela dietro queste decisioni. «Ho sempre avuto un legame importante con la mia Fino anche se manco da tanto tempo. Sulla Provincia di 26 anni fa lessi un articolo che ancora conservo in cui si diceva che Fino è un imbuto per il traffico e una strada attorniata da case. Fino, quindi, come un non paese. Nonostante questo, però, capita un fatto straordinario: persone che vengono da fuori, dal sud Italia o stranieri, lo trasformano in un paese con la loro volontà e l'impegno. Basti pensare alla banda, alla Croce Verde, alla compagnia teatrale e a tutte le associazioni sportive e non. Io trovo straordinario che ogni giorno mettano il loro impegno per creare una società migliore. E allora ho pensato che i miei piccoli sforzi sono il mio contributo per dire grazie a queste persone».


Leggi l'articolo di Marco Pini su "La Provincia di Como" del 30 ottobre 2011


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