Cavi e lampioni vecchi
Como può restare al buio

Parla l'assessore: «Non c'è solo Prestino, facciamo il possibile ma gli impianti sono malconci»

Non solo Prestino, altre zone della città sono a rischio black out. Gran parte dell'impiantistica legata all'illuminazione delle strade è ormai usurata e necessita di interventi importanti.
Il tempo e le vecchie norme in materia di protezione dei cavi interrati - che prevedevano l'utilizzo di materiali meno performanti - hanno portato a questa situazione di degrado, ma il problema è che mancano i fondi per la sistemazione.
Il rischio di lasciare al buio altre parti della città è dunque una possibilità, in particolare in periodi di maltempo quando umidità e pioggia portano ad importanti cali di tensione, come nel caso di Prestino, al buio da settimane. I residenti chiedono da giorni che qualcuno intervenga, ma la luce ancora non c'è, e per questo hanno programmato una raccolta firme da presentare al sindaco. «Vorrei dire ai residenti di Prestino che non li abbiamo abbandonati - spiega l'assessore Stefano Molinari - i tecnici di Enel Sole, con la supervisione di quelli comunali, sono già all'opera per trovare una soluzione. In questi giorni sono stati più volte sul posto. La speranza è che si riesca a ripristinare l'illuminazione a giorni». Enel Sole, società che opera nel mercato dell'illuminazione pubblica e attuale proprietaria dei pali, era già intervenuta in quella zona lo scorso 15 settembre, in quell'occasione erano stati utilizzati 180 metri di cavo aereo che avevano portato al ripristino della luce. Oltre a questo intervento, due pali connessi erano stati sostituiti. Il problema ora è che, se i tentativo di Enel Sole, non risolverà la situazione, si renderà necessario un intervento più oneroso. Andrebbero sostituiti ben 39 pali che illuminano la zona di Prestino. Ma le casse piangono e 100 mila euro - stima di quanto potrebbe incidere una spesa di questo tipo - a bilancio non ci sono.
«Sto lottando e correndo perché si faccia al più presto una gara di affidamento della manutenzione - aggiunge Molinari - e vorrei sottolineare che i nostri tecnici si stanno impegnando tantissimo perché una volta finita la gara si possa intervenire al più presto. È fondamentale che tutto questo si faccia in breve tempo, perché così facendo in due anni si potrebbero fare interventi importanti, altrimenti la situazione non sarà risolvibile, se non con lavori provvisori». Sotto le strade di Como, dunque, scorrono chilometri di cavi marci che potrebbero portare alla mancanza di luce in alcune aree della città. Se solo nella zona di Prestino sono 39 i pali da sostituire, in tutta la città sono circa 9000 quelli che illuminano le strade.

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