Compromesso alla Sisme
A gennaio meno esuberi

Intesa al tavolo della trativa che si si è riapero martedì: le finestre per le uscite saranno cinque invece di tre

OLGIATE COMASCO Esuberi Sisme: cinque finestre, anziché tre, più incentivi per favorire la mobilità volontaria.
Come primo effetto, cadrebbe l'obbligatorietà dell'uscita a gennaio 2012 di cento lavoratori. Questa l'ipotesi di accordo - emersa nell'incontro dell'altro ieri in Confindustria - attorno cui lavorano azienda e sindacati, per gestire in modo più graduale i trecento esuberi dichiarati (duecento strutturali e altri cento legati alla delocalizzazione). Nello schema iniziale delle tre finestre obbligatorie, a una prima uscita di cento lavoratori a gennaio 2012, ne sarebbe seguita una seconda un anno dopo (80 lavoratori) e una terza a novembre dello stesso anno (altri 120).
Dunque non soltanto la trattativa è ripresa, ma ha fatto registrare un avvicinamento fra le parti.
Il direttore del personale Sisme, Sergio Luculli, conferma: «C'è stata una positiva evoluzione della trattativa, che ora necessita di approfondimenti (fra cui anche la verifica presso il ministero del lavoro se tale percorso sia fattibile, ndr). Stiamo andando verso una direzione positiva, perlomeno su uno dei capitoli, ossia la gestione degli esuberi, e questo è estremamente utile per le parti».

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