Cucciago, nella cascina
dove l'italiano è minoranza

Cascina Violada, antico e suggestivo edificio rurale, è di proprietà del Comune. Ospita quasi esclusivamente stranieri: 12 residente saranno sfrattati per morosità

CUCCIAGO Mono o bilocali, dove si può vivere a 200 euro al mese. Ma anche dove i muri sono ammuffiti, i riscaldamenti non sempre funzionano, l'acqua calda a volte manca. Viaggio tra i ballatoi della Cascina Violada, una trentina di famiglie strette negli appartamenti del comune. Le ringhiere con i panni stesi, mobili usati, materassi vecchi sotto il portico. I giochi dei bambini accatastati tra i motorini. Forse, in Brianza, una delle ultime isole di vera vita popolare di corte, più stranieri e pochi italiani. E tanti problemi dietro le porte, lasciate spesso spalancate.

Al civico 26 di via Navedano, il prossimo 24 novembre, il comune arriverà con i carabinieri per rendere esecutivi tre sfratti per morosità. O, almeno, per fare la voce grossa con dodici persone, la metà minori. Il punto di vista del municipio: chi non paga, deve mettersi in regola. «Non sappiamo cosa succederà il giorno dello sfratto, siamo preoccupati per i nostri figli. Ma il comune ha anche detto che possiamo metterci d'accordo con i servizi sociali, per pagare almeno una parte. Non sappiamo dove trovare i soldi». Così la 38enne di origine egiziana, madre di tre ragazzini in età scolare.

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