Como, diffamazione:
Rapinese va a giudizio

Dovrà rispondere delle accuse mosse da una delle sue "vittime" (politicamente, si intende) preferite, e cioè il capo di gabinetto del Comune Tullio Saccenti

COMO - Il candidato sindaco Alessandro Rapinese è stato rinviato a giudizio. Il 26 ottobre dell'anno prossimo (i tempi della giustizia sono sempre più dilatati) dovrà rispondere del reato di diffamazione, accusa mossagli da una delle "vittime" (politicamente, si intende) preferite, e cioè il capo di gabinetto del Comune Tullio Saccenti.

Questi si sarebbe sentito diffamato da una serie di considerazioni che il nostro pubblicò a suo tempo sul suo sito (rapinesesindaco.com), svolgendo una serie di riferimenti al ruolo di Saccenti e al rapporto di parentela che lo lega all'ex assessore comunale ed ex esponente Dc Elia di Matteo, suo suocero.

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