Lomazzo, ladri dal parroco
con mazza e cacciavite

Don Spolaor: «Erano in due, uno me lo sono trovato davanti mentre brandiva una mazza, io ho provato a fermarlo, ma lui è riuscito a spostarmi e andarsene con il complice, raggiungendo una terza persona che li aspettava a bordo di un'auto ferma nel vicino parcheggio»

LOMAZZO - «Erano in due, uno me lo sono trovato davanti mentre brandiva una mazza, io ho provato a fermarlo, ma lui è riuscito a spostarmi e andarsene con il complice, raggiungendo una terza persona che li aspettava a bordo di un'auto ferma nel vicino parcheggio».

È questo il racconto di don Adriano Spolaor, parroco di San Bartolomeo, a Manera di Lomazzo, che sabato sera, mentre era di ritorno dalla messa serale assieme a un seminarista, è riuscito a mettere in fuga i ladri che erano entrati nella canonica.

«Erano circa le 18.30, mi ero attardato in chiesa 10-15 minuti più del solito per una benedizione, appena siamo usciti abbiamo sentito il rumore di colpi che i ladri stavano vibrando alla cassaforte, pensavamo però che provenissero da una casa vicina dove qualcuno stava facendo dei lavori - spiega il parroco - Quando ho aperto la porta d'ingresso della mia abitazione, ho visto che la luce dello studio era accesa, e lì c'era uno sconosciuto che ha subito ripreso in mano la mazza con la quale aveva appena colpito la cassaforte. Gli ho chiesto cosa stesse facendo e gli ho intimato di star fermo dove si trovava, ma lui si è diretto verso di me e mi ha spostato, dicendo che se stavo zitto e lo lasciavo andare, non mi sarebbe accaduto nulla. Nel frattempo dalla cucina è spuntato un altro giovane, con in mano un cacciavite, intanto però mi aveva raggiunto il seminarista che viene a dare una mano in parrocchia».

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