Mariano, fusione delle scuole
Nuova ipotesi dalla Regione

È stata approvata una mozione del Partito Democratico che potrebbe permettere di realizzare non due istutiti comprensivi da 1.600 e 1.400 alunni, ma tre da poco meno di mille l'uno. Questo permetterebbe una maggiore possibilità di gestire la situazione

MARIANO Al posto di due, tre. Con meno alunni ciascuno. Questo il possibile futuro delle scuole marianese che potrebbero essere riunite non più in due maxi istituti comprensivi, difficilmente gestibili, ma in tre.

Il consiglio regionale, infatti, nei giorni scorsi ha approvato una mozione presentata dal Partito Democratico con la quale si «impegna la giunta a intervenire presso il ministero dell'Istruzione - ha dichiarato il consigliere regionale Pd, Fabio Pizzul - affinché sia concessa una proroga ai termini di accorpamento degli istituti scolastici in istituti comprensivi e sia prevista anche una maggiore flessibilità nei limiti numerici dei nuovi istituti».

La novità si inserisce nella questione sollevata nei giorni scorsi dal dirigente scolastico dell'istituto comprensivo marianese Don Milani Martino Gaffuri che, nella veste di presidente del Comitato di coordinamento dell'Asa-Como (Associazione delle scuole autonome della provincia lariana) ha indicato una forte criticità, sotto l'aspetto della gestione, nel creare a Mariano due mega istituti comprensivi da 1.600 e 1.400 alunni, quando in realtà se ne potrebbero realizzare tre da poco più di mille studenti ciascuno.

L'assessore Giovanni Alberti, dal canto suo, conferma che il progetto va avanti, anche se è disponibile a discutere nuove soluzioni.

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