Prodotti made in carcere
Nuovo marchio solidale

Oggi su "La Provincia" due pagine speciali dedicate al mondo del volontariato. In evidenza i lavori realizzati dai detenuti e che ora saranno distribuiti da Garabombo

COMO - Giovedì alle 18.30 la libreria Feltrinelli di via Cesare Cantù si terrà la presentazione del libro "Il mestiere della libertà" dedicato alle attività di lavoro in carcere presso, con Pietro Raitano, direttore del mensile Altreconomia.
Durante la presentazione ci sarà la possibilità di ascoltare delle testimonianze che dimostreranno come il lavoro sia lo strumento più efficace di reinserimento nella società per i detenuti. Motivo per cui è stato scritto questo libro: sostenere le molte iniziative di lavoro nei penitenziari italiani attraverso il racconto di oltre 100 progetti di economia carceraria. I prodotti di questo lavoro "Solidale italiano" sono realizzati da cooperative sociali consorzi e organizzazioni di carattere nazionale o attive in aree problematiche del paese, coerenti con valori, obiettivi e prassi del commercio equo di solidarietà, cooperazione, sviluppo e inclusione sociale.
A Como una delle realtà a distribuire questi prodotti è la cooperativa Garabombo, che ha altre sedi in diversi comuni: «Abbiamo sia prodotti di tipo alimentare che artigianale - spiega la presidente Lucia Villani - ed al termine dell'incontro, organizzato dall'associazione di promozione sociale e culturale Garabombo L'invisibile in collaborazione la cooperativa, seguirà un aperitivo con i prodotti della linea "Solidale Italiano", provenienti da progetti di economia carceraria».
Fanno parte della Linea Solidale Italiano i prodotti terre liberate dalla mafia e quelli derivanti da economie carcerarie che comprendono prodotti da forno, di artigianato e agricoli realizzati o coltivati all'interno dei luoghi di reclusione per garantire, attraverso una formazione e un lavoro qualificato e retribuito, una possibilità di riscatto a chi li realizza.

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