Asso, cascata della Vallategna
Il Comune si compra il parco

Il progetto di realizzazione di un supermercato sembra essere ormai archiviato

ASSO Il Comune si accorge  interviene per acquistare parte dell'area sotto la cascata della Vallategna, in particolare i terreni accanto a quelli sui quali sarebbe sorto il parco pubblico contenuto nel progetto di supermercato che in questi ultimi anni è stato argomento di battaglia politica dura. Si tratta di una fascia di duemila metri quadrati acquistati per poco più di 130mila euro. Una mossa che permetterà, si spera nel breve, di riaprire l'accesso alla cascata e riqualificare una zona importante dal punto di vista turistico.
Restano i dubbi sul resto della porzione di terreno, molto più ampio. Pende infatti tuttora un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) presntato dalla "S.c. Evolution", l'azienda che si occupa della parte immobiliare della catena  di supermercato Iperal che avrebbe dovuto aprire un punto vendita proprio sotto la Vallategna.

Il sindaco Maria Giulia Manzeni ammette che il ricorso non è stato ritirato ma spiega che con l'avvio dell'acquisto del terreno da parte del Comune, il ricorso non dovrebbe procedere oltre.
Sui terreno restano i vincoli di tutela, alcuni addirittura del 1931 e altri richiesti lo scorso aprile dalla Provincia di Como per tutta la piana. Sono questi vincoli che impediscono la realizzazione del supermercato.
L'argomento sarà comunque dibattuto nella prossima seduta del consiglio comunale di mercoledì, che si svolgerà nella sala della biblioteca  alle 15.
«In quell'occasione si tratterà dell'acquisizione, da parte dell'amministrazione comunale, dei terreni con annessi fabbricati limitrofi alla cascata della Vallategna - spiega il sindaco -. Il degrado in cui versa quest'importante area è sotto gli occhi di tutti. Previsioni urbanistiche edificatorie trentennali e legittimi diritti di terzi sono stati i binari nei quali ci siamo trovati costretti ad agire, ma sempre con la finalità di rendere fruibile quest'area al pubblico. Ci siamo sempre impegnati nel tutelare quest'area e nel valorizzare la cascata».

Il progetto di supermercato prevedeva una superficie di 1.536 metri quadrati, con 800 metri quadrati di locali vendita, il resto adibito ad uffici e magazzino. Solo la rivolta pacifica dei cittadini con iniziative, tra cui una raccolta di oltre duemila firme ha impedito si procedesse. 
«L'amministrazione ha fatto tutti i passi che l'hanno portato ad essere nelle condizioni di acquisire queste importanti aree - riprende il sindaco di Asso -. Lo sforzo, soprattutto economico, è notevole ma per noi questo acquisto riveste una priorità perché si valorizzerà Asso e l'intera Valassina».
Resta il ricorso al Tar ancora pendente: «Il ricorso per ora non è stato ritirato, ma con questo acquisto delle aree standard non ha ragione di procedere. La destinazione di questa area sarà pubblica».
L'amministrazione  comunale, nonostante il ruolo importante svolto dai cittadini per salvaguardare l'area, ritiene di avere i maggiori meriti: «Abbiamo fatto tutto da soli e dalle parole siamo passati ai fatti concreti. Mille proposte sono state fatte da presunti ecologisti capaci solo di parlare per poi defilarsi. Ad acquisto avvenuto, inviterò tutti  coloro che hanno tanto preso a cuore questa causa, spero non solo a parole, a dare il proprio contributo per cominciare a ripulire e sistemare l'area».
 
Senza il supermercato, il sindaco Manzeni parla della cascata Vallategna come di un'opportunità turistica per Asso. Ma anche il suo predecessore Giovanni Conti, dello stesso gruppo politico, a fine 2007 diceva: «La cascata non è raggiungibile ed è chiusa da alcune case. Se il progetto di supermercato andrà in porto, la cascata sarà all'interno di una piccola area per le manifestazioni e avrà un cono ottico che permetterà la visione del salto d'acqua da parte dei passanti».

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