Uggiate, il frontaliere del tifo
"Da vent'anni forza Ambrì"

Matteo Frangi segue assiduamente le partite casalinghe della squadra ticinese di hockey. Per vedere il video, cliccate qui

UGGIATE TREVANO - Non c'è solo il calcio, anzi. La passione per altri sport può anche spingere a trasferte in Svizzera, duecento chilometri tra andata e ritorno dallo stadio della Valascia, per assistere alle partite casalinghe dell'Ambrì - Piotta, lega nazionale A di hockey.

Il frontaliere dello sport, o del tifo se si preferisce, è Matteo Frangi che da quando aveva 13 anni segue assiduamente la sua squadra del cuore in Leventina. Passione che nei giorni scorsi lo ha portato anche ad essere ospite di una trasmissione televisiva elvetica.

«Tramite i miei cugini - spiega Matteo - che a loro volta avevano parenti ad Airolo, quando andavamo a casa loro si seguiva l'Ambrì e da lì è nata questa passione che ancora oggi a 33 anni porto avanti».
Da qualche tempo Matteo va allo stadio con un altro ragazzo di Viggiù, Marco Passerini, che ha incontrato casualmente in autostrada. «Ci siamo riconosciuti - racconta Matteo - attraverso gli adesivi della squadra che abbiamo entrambi sulle nostre auto e quando siamo arrivati a destinazione abbiamo fatto amicizia».

L'Ambrì gioca tre volte alla settimana (martedì, venerdì e sabato), ma gli impegni di lavoro solitamente permettono a Matteo di andare allo stadio al sabato, anche se a volte quando riesce va pure in settimana. Un amore che ti lega e come quelli grandi non puoi farne a meno, tanto che al tifoso uggiatese non pesa assolutamente percorrere tra andata e ritorno all'incirca duecento chilometri per giungere al paese di Ambrì. «In curva - aggiunge Matteo - siamo tutti una grande famiglia e non c'è nessuna rivalità tra svizzeri e io che sono italiano, anzi mi fanno i complimenti per essere sempre lì nonostante la distanza a seguire le partite».

Un vero tifoso che conserva da dieci anni tutti gli abbonamenti e due anni fa stava perdendo l'aereo per la Spagna. «Non potevo mancare alla presentazione della squadra - continua Matteo - e mi sono portato la valigia, tanto che sono arrivato all'aeroporto cinque minuti  prima che chiudesse il check in».

Inoltre ha tanti amici nell'Ambrì ed è un fan in particolare dell'attaccante Raeto Raffainer. «Trovo sia uno sport più pulito rispetto ad altri come il calcio - commenta infine Matteo - mi piace andare allo stadio ad Ambrì perché è piccolo e vecchio e c'è un'atmosfera impagabile e ogni volta mi sembra di essere a casa».

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