Anche il presepio è in crisi
A Cantù in pochi ai corsi

Giovedì l'inaugurazione della tradizionale mostra in corte San Rocco. L'associazione lamenta un interesse sempre minore. In giornata altre iniziative in città e nei paesi

CANTÙ I maestri del presepe, ormai, hanno i capelli bianchi. E il cruccio più grande dei membri della sezione di Cantù dell'Associazione nazionale amici del presepio, è il mancato ricambio generazionale. Come da tradizione, il giorno dell'Immacolata è stata inaugurata la mostra allestita dal gruppo nella sala espositiva di corte San Rocco. Nona edizione, che offre allo sguardo del visitatore 52 pezzi, tra presepi aperti e diorami.

«Cerchiamo di coinvolgere i bambini attraverso i corsi - ammette il presidente Antonio Peduzzi - e li cominciamo presto, in febbraio, proprio per sfruttare l'entusiasmo del Natale. Ma su una trentina di richieste le adesioni sono sì e no dieci, e per realizzare presepi a casa. Il risultato è che i presepisti più noti, ormai, hanno più di 80 anni».
Un problema di costi, vista la crisi? «Macché - prosegue - siamo dei perfetti ricicloni, utilizziamo polistirolo degli imballaggi e legno di scarto». La mostra dunque sarà l'occasione per agganciare chi manifesti segni di passione per la materia, e magari convincerlo a iscriversi.

Il giorno dell'Immacolata è stato un giorno di mercatini e varie iniziative, in tutto il Canturino. Paese in festa, ieri, tanto a Carimate quanto a Figino, con relativa invasione di luci, colori e visitatori. A Carimate sono andate in scena le celebrazioni della festa patronale, che ha visto arrivare in piazza Castello i bambini per addobbare l'albero, mercatini e il lancio dei palloncini con la letterina a Babbo Natale.

A Figino Serenza, invece, si è svolta l'ottava edizione di "Commercianti in festa", la manifestazione a cura degli esercenti figinesi organizzata con Comune, Pro loco e aziende locali. Le vie del centro e l'oratorio sono stati animati da mercatini, iniziative per i più piccoli e degustazioni.

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