"Niente precariato e  lavoro nero"
L'azienda si merita un premio

Alla Cooperativa Progetto Sociale di Cantù il riconoscimento "Buone prassi" 2011 assegnato da Unioncamere Lombardia

cantù «Pur di bandire il precariato a favore di contratti a tempo indeterminato, mi accontento di fatturare meno. Perché una condotta etica viene prima di ogni profitto e quando non riuscirò più a mantenerla chiuderò l'impresa».
Un messaggio coraggioso, soprattutto di questi tempi, quello lanciato da Bambina Monti (nella foto) , rappresentante della Cooperativa Progetto Sociale di Cantù ieri in Camera di Commercio, dopo aver ricevuto a Milano il premio «Buone prassi». Un riconoscimento giunto al termine di una selezione portata avanti dalle Camere di commercio lombarde che hanno voluto omaggiare anche quest'anno 51 imprese lombarde impegnate nella responsabilità sociale.
Correva il 1979 quando la cooperativa è sorta a Cantù per occuparsi di assistenza a minori, anziani, disabili. Oggi annovera 160 operatori stabilmente occupati, il 90% dei quali sono donne tra i 35 e i 40 anni. Un fatturato annuo di 3,5 milioni di euro e un consiglio di amministrazione in cui nessun socio lavoratore ha mai percepito compenso.

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