Cantù, raccolta da artigiano
Una collezione di 985 martelli

Ci sono martelli per tutti i gusti nella collezione canturina dell'imprenditore, tra i titolari della Pifferi&Alpi, azienda di mobili. «Ho iniziato quasi per scherzo, poi, mentre la collezione cresceva, mi sono posto un obiettivo: arrivare a 1986 martelli, in onore dell'anno in cui è nato mio figlio».

CANTÙ Dalle botteghe alla collezione: Alessandro Pifferi, ora, ha un numero di martelli storici davvero impressionante. Sono 985 quelli conservati a Cantù.

«Ho iniziato quasi per scherzo, poi, mentre la collezione cresceva, mi sono posto un obiettivo: arrivare a 1986 martelli, in onore dell'anno in cui è nato mio figlio».

Ci sono martelli per tutti i gusti nella collezione canturina dell'imprenditore, tra i titolari della Pifferi&Alpi, azienda di mobili di via Caduti di Nassiriya a Cantù. «Caratteristica essenziale dei martelli che colleziono è che l'utensile sia stato utilizzato e porti su di sé i segni della fatica e del lavoro - puntualizza Pifferi - del resto, il martello è espressione della storia di ogni tessuto produttivo, in azienda l'abbiamo sempre considerato il "capo officina". Gli esemplari più vecchi hanno più di cento anni, molti di essi non vengono nemmeno più prodotti. Il più recente che possiedo è, invece, un martello per speleologi, i restanti esemplari sono stati prodotti minimo 80 anni fa».

Maggiori dettagli sul quotidiano La Provincia in edicola mercoledì 28 dicembre.

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