Tragedia di Lipomo
Il ricordo della moglie

Annamaria, moglie di Giovanni Stefano Lucca, ha trovato la forza per raccontare chi fosse suo marito, per tracciare un profilo dell'uomo con cui ha condiviso oltre 20 anni di vita ed era padre dei loro due figli.

LIPOMO - «Il destino di mio marito si è tragicamente legato a quello del padre, anche lui morto investito da un'auto anni fa sulla Novedratese».

Annamaria, moglie di Giovanni Stefano Lucca, ha trovato la forza per raccontare chi fosse suo marito, per tracciare un profilo dell'uomo con cui ha condiviso oltre 20 anni di vita ed è padre dei loro figli.
«Stefano era un grande sportivo. Appassionato di moto e amava anche farsi lunghi giri per le strade di montagna per ammirarne i panorami che lo rendevano particolarmente sereno - racconta la moglie - Spesso il suo lavoro lo portava a restare fuori casa, ultimamente era occupato nella posa di impianti fotovoltaici, ma al ritorno trascorreva parecchio tempo con i nostri figli a giocare o ad aiutarli a realizzare qualche oggetto di bricolage. Eravamo sposati da venti anni e in tutto questo tempo ho potuto apprezzare la sua grande disponibilità verso tutti». 

«Stefano - continua la moglie - era molto pratico. Un triste destino lo ha accomunato a suo padre che è morto alcuni anni fa, mentre andava in bici, investito da un'auto sulla Novedratese. Sicuramente in questa circostanza Stefano avrebbe preferito che gli amici per ricordarlo, invece di inviare fiori o corone, che durano la spazio di poche ore, comprassero generi di prima necessità da portare alla mensa dei poveri o comunque da devolvere in opere di bene».

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Eco di Bergamo L'incidente di Lipomo