Gabbiano, festa dei 30 anni
E ancora tanti obiettivi

La cooperativa sociale ha festeggiato l'importante traguardo, ripercorrendo la propria storia dalla fondazione fino ad oggi. Con uno sguardo verso il futuro: ci sono ancora vari progetti da sviluppare nei prossimi anni, sempre a favore dei disabili

CANTÙ La cooperativa Il Gabbiano festeggia i 30 anni. E pensa comunque al futuro.

Mercoledì, l'esatto compleanno, con un ritorno dai Concettini di viale Madonna, nei luoghi che furono per lungo tempo la casa del Gabbiano, prima del trasferimento nella nuova sede in via Baracca, a Vighizzolo. Clima raccolto, i volti di oggi e di ieri del gruppo, a riguardarsi negli stessi corridoi di una volta.

«L'obiettivo è tornare con la riflessione personale ai motivi umani e spirituali che sono le radici della nostra esperienza  - la frase conduttrice scritta sul foglio, lasciato come ricordo ai presenti - queste radici, a trent'anni di distanza, sono ancora vitali, ma hanno bisogno, almeno ogni tanto, di essere un po' smosse e arieggiate, perché la terra intorno non si indurisca».

L'ex presidente Alfredo Marson ha aggiunto una sua riflessione. «Il Gabbiano sta andando bene - ha detto - la spinta l'abbiamo data, adesso i ragazzi devono volare da soli». E, infatti, tra i progetti non così irrealizzabili, oltre alla residenzialità, partita in questi anni, vi è anche l'autonomia di una vita indipendente per i ragazzi disabili. Con, sogno da raggiungere, la possibilità di convivenza in appartamento.

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